La Cremonese esce tra gli applausi di uno Zini che ha risposto all’appello del tecnico, che aveva chiesto il supporto del tifo per ribaltare il risultato della partita di andata. Prima del fischio d’inizio, c’era tensione e un pizzico di sana scaramanzia che aleggiava tra bandiere e fumogeni di un popolo, quello grigiorosso, pronto a dare tutto sugli spalti.

Stroppa sorprende tutti e si presenta senza attaccanti, con la coppia Vazquez-Johnsen, e questo fa saltare i piani di Pagliuca. Le vespe stavolta non pungono e la Cremo mette in mostra tutta la qualità e l’esperienza di un gruppo galvanizzato da un tifo incessante che ha fatto scattare l’adrenalina nelle gambe dell’11 grigiorosso. Apre le danze Castagnetti che sblocca il risultato e la Juve Stabia accusa il colpo.

Nel secondo tempo, Johnsen sorprende tutti con una staffilata che si insacca alle spalle di Thiam. Il gol è una liberazione: lo Zini ribolle di suoni e di canti pieni d’amore e Vandeputte mette nel sacco il pallone del 3-0.

La Juve Stabia si arrende e la squadra e il tecnico sono pronti ad abbracciare il pubblico.

La Cremonese approda alla finale e troverà lo Spezia sulla sua strada. Stroppa si gode il momento e mette in cascina la seconda finale della sua gestione.

Una giornata da incorniciare, sia sul campo che sugli spalti. Una finale sudata e dannatamente meritata.

Non è ancora finita… tu chiamale se vuoi… Emozioni.

Forza Cremo.

Sezione: Editoriale / Data: Lun 26 maggio 2025 alle 15:00
Autore: Federico Bresciani
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