La Cremo perde gara uno e la Juve Stabia si fa bella. Una serata in cui la squadra di Stroppa, falcidiata dalle assenze in difesa, è scesa in campo senza la giusta mentalità, disorientata dal calore del pubblico stabiese, simile a quello della Bombonera argentina.

Pagliuca l’ha preparata bene e ha bloccato le iniziative di Azzi e Barbieri, mentre l’aggressività delle vespe ha messo in evidenza una Cremonese sempre in ritardo sulle seconde palle e in difficoltà nel contenere la voglia di stupire dei campani.

 In attacco, se Vandeputte non si fa vedere, Johnsen e De Luca risultano inoffensivi. Quando Pierobon la mette alle spalle di Fulignati, è chiaro che la serata è partita sotto una cattiva stella.

 Nel secondo tempo, la Juve Stabia va sul 2-0 con Adorante e sfiora il gol del KO. Folino guadagna un rigore che potrebbe rimettere in corsa i grigiorossi, ma De Luca lo calcia fuori dallo stadio.

Stroppa inserisce Vazquez, ‘metterlo per calciare il rigore sarebbe stata cosa buona e giusta’. Il fantasista argentino prova a suonare la carica, la Cremo si risveglia dal torpore e Barbieri serve a Johnsen il pallone della speranza. Finisce 2-1 e domenica allo Zini la Cremo ha solo un risultato a disposizione: la vittoria.

Sono giorni in cui l’imperativo non è fare battutine sul tecnico o sui giocatori. Sono giorni in cui bisogna far sentire alla squadra che il popolo grigiorosso è pronto a sostenerli  in questi 90 minuti che diventano fondamentali per continuare a sognare. La Juve Stabia vince con merito, ma ora tocca a noi trasformare lo Zini in una polveriera.

Il primo tempo non è andato secondo programmi, ma c’è ancora tutto un secondo tempo e insieme possiamo ancora scrivere il lieto fine.

Dai Cremo.

Sezione: Editoriale / Data: Gio 22 maggio 2025 alle 11:00
Autore: Federico Bresciani
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