Era la fine di maggio del 2022 e a Cremona si respirava l’euforia di una promozione attesa 26 lunghi anni. Ma quella stagione fu anche teatro di una delle finali playoff più spettacolari nella storia recente del calcio italiano. Una battaglia tra Monza e Pisa che rimane impressa nella memoria di tutti gli appassionati, un duello epico deciso solo ai supplementari.

Il Monza, allenato da Giovanni Stroppa, era arrivato alla resa dei conti con più rimpianti che certezze: la sconfitta all’ultima giornata in casa del Perugia aveva fatto svanire il sogno promozione diretta, relegando i brianzoli al quarto posto e a un cammino più tortuoso. Ma i playoff, si sa, premiano il cuore, la grinta e soprattutto la tenuta mentale.

Dopo aver eliminato un ostico Brescia, il Monza si trovò di fronte un Pisa agguerrito e in piena ascesa, capace di eliminare il Benevento e deciso a sfruttare il fattore Arena Garibaldi nella finale di ritorno. L’andata sorrise ai lombardi, che vinsero 2-1 tra le mura amiche. Al ritorno, però, fu un tornado emotivo.

I nerazzurri partirono fortissimo: gol di Torregrossa e Hermannsson, Pisa avanti 2-0. Il Monza sembrava alle corde, ma l’orgoglio e la fame di Serie A fecero il resto. Machin e Gytkjaer ribaltarono l’inerzia della gara, prima del 3-3 firmato da Mastinu al 90′ che mandò la sfida ai supplementari. Nei trenta minuti extra, però, emerse ancora la mano di Stroppa: prima Marrone, poi ancora Gytkjaer (autentico talismano dei playoff) spensero i sogni toscani e portarono il Monza per la prima volta nella sua storia in Serie A.

Fu una promozione dal valore tecnico ed emotivo immenso. E anche un’anomalia: raramente una quarta classificata riesce a conquistare il salto di categoria, ma quando ci riesce lo fa lasciando il segno. Ora, a distanza di tre anni, Stroppa si trova davanti a un bivio simile. Alla guida della Cremonese, cerca un nuovo trionfo passando ancora dai playoff, con lo Spezia come ultimo ostacolo verso l’élite del calcio italiano.

La storia insegna che Stroppa sa come si vincono queste sfide. Sa leggere le partite, osare quando serve e infondere fiducia nei suoi uomini nei momenti più delicati. La sua Cremonese ha tutte le carte in regola per provarci. E chissà che il finale non sia lo stesso, tra lacrime di gioia, coriandoli e un’altra corsa sotto la curva.

Sezione: Primo Piano / Data: Mer 28 maggio 2025 alle 09:00
Autore: Redazione TuttoCremonese
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