Cremonese–Roma non è stata solo una sfida intensa e combattuta: ha anche offerto un episodio destinato a far discutere. Nel recupero del primo tempo, a un passo dall’intervallo, l’arbitro aveva concesso un rigore ai grigiorossi per un presunto tocco di mano di Mancini in area. Un momento chiave, perché il possibile 1-1 avrebbe potuto indirizzare la partita su binari completamente diversi nella ripresa.

Il Var, però, ha richiamato il direttore di gara, che dopo un controllo al monitor ha deciso di togliere il calcio di rigore, giudicando non punibile l’intervento del difensore romanista.

Il tocco di mano di Mancini: perché il Var ha cambiato la decisione?

La dinamica dell’azione è stata rapida e complessa: cross dalla sinistra, pallone che rimbalza e tocca il braccio di Mancini. L’arbitro, dal campo, aveva valutato la postura del difensore come non congrua e aveva assegnato il rigore.

Il Var, tuttavia, ha indicato un movimento considerato “naturale” nell’economia del corpo, secondo il regolamento attuale, suggerendo l’annullamento del penalty.

Una scelta che ha lasciato perplessi molti osservatori e tifosi, soprattutto perché in episodi simili — anche più recenti — la Serie A ha mostrato interpretazioni differenti.

“Altre partite, altri criteri”: il tema della coerenza nei falli di mano

Ed è qui che nasce il vero punto di discussione. Il tocco di Mancini è stato valutato come involontario e non punibile, ma in altre partite del campionato, casi molto simili sono stati interpretati in maniera opposta.

Episodi che hanno portato al rigore per la squadra in attacco, con lo stesso tipo di dinamica: braccio largo, deviazione ravvicinata, postura discutibile.

La mancanza di uniformità nel giudizio alimenta inevitabilmente polemiche, soprattutto quando l’episodio arriva in un momento così delicato della gara, sullo 0-1 e a pochi secondi dal rientro negli spogliatoi.

Un episodio che avrebbe potuto cambiare tutto

Impossibile prevedere come sarebbe andata la partita, ma un pareggio prima dell’intervallo, in uno dei momenti migliori della Cremonese, avrebbe sicuramente cambiato gli equilibri della ripresa.

La Roma di Gasperini ha poi preso il controllo del match nella seconda metà, imponendo il proprio ritmo e la propria qualità, ma resta il rimpianto per un’occasione sfumata che avrebbe potuto rendere tutto molto più incerto.

La Cremonese incassa, ma l’episodio resta da discutere

La squadra di Nicola non ha costruito la propria sconfitta solo su quell’episodio, ma è evidente che il rigore tolto abbia pesato nella dinamica psicologica del match. È l’ennesima conferma che il Var, pur essendo uno strumento prezioso, continua a confrontarsi con problemi di interpretazione e uniformità.

Un tema che ciclicamente torna al centro del dibattito e che anche questa volta lascia più di una domanda aperta.

Sezione: Copertina / Data: Mar 25 novembre 2025 alle 11:00
Autore: Redazione TuttoCremonese
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