La Cremonese esce dalla sfida contro la Roma con la consapevolezza di aver dato battaglia a una squadra di livello superiore, ma anche con la volontà di migliorare ciò che non ha funzionato. Davide Nicola, nel post-partita, ha fotografato con lucidità un match complesso, ricco di spunti sia positivi sia da correggere, contro un avversario che naviga in tutt’altra dimensione tecnica rispetto alla neopromossa grigiorossa.

Il tecnico parte proprio da questo: “La cifra tecnica della Roma è talmente elevata che in certi momenti può sembrare che non abbiamo fatto alcune cose.” Una premessa che però non vuole trasformarsi in un alibi. Nicola e il suo staff si aspettavano alcune scelte tattiche giallorosse, compreso l’impiego di Baldanzi come falso nove. La Cremo aveva preparato le contromisure, ma qualcosa nelle letture non è stato perfetto.

“Troppi metri concessi”: il nodo dell’attacco alla profondità

Il tecnico sottolinea un punto chiave: la squadra ha cercato di tutelarsi dalla profondità romanista, ma così facendo ha finito per concedere campo dove non avrebbe dovuto. “Più che prendere dei metri, dovevamo evitare di lasciarli,”spiega, sottolineando come alcune situazioni richiedessero più coraggio nell’uscita in anticipo e meno timore di farsi infilare.

Le difficoltà sono emerse soprattutto nei duelli individuali, dove la qualità della Roma si è fatta sentire. “L’interpretazione di alcuni duelli difensivi doveva essere più improntata al coraggio,” ribadisce il tecnico, confermando come il messaggio sia stato consegnato alla squadra già nell’intervallo.

Una reazione da grande squadra: “Abbiamo creato presupposti importanti”

Nonostante i gol subiti, Nicola sceglie di guardare anche ciò che la sua Cremonese ha costruito: “Abbiamo creato diversi presupposti, siamo andati a segno e abbiamo cercato anche il 3-2.” Una verità che i novanta minuti confermano. La Cremo non si è chiusa a protezione della propria area, ma ha provato costantemente a riproporre il proprio gioco, persino nei momenti più complessi del match.

Per Nicola, questo è un motivo di grande orgoglio: “Per una neopromossa può succedere di pagare dazio in partite del genere, ma la Cremo ha il coraggio di proporre il proprio calcio.”

Il passaggio più significativo riguarda però la concretezza: “Dobbiamo essere bravi a fare gol quando serve, perché sposta gli equilibri anche psicologicamente.”

Velocità di esecuzione e letture: i punti su cui lavorare

Il tecnico non si nasconde: alcune situazioni avrebbero richiesto una velocità di esecuzione superiore, soprattutto quando si presentavano spiragli utili per far male alla Roma. Serve crescere nella gestione dell’attacco alla profondità e nelle letture in transizione.

Eppure, ciò che emerge è un messaggio forte: se la Cremonese esce indispettita da una sconfitta contro una big, significa che la squadra è viva, ambiziosa e consapevole del suo valore.

“Essere indispettiti per non avere creato di più contro un avversario di questo livello è il segnale che la Cremo c’è e può migliorare.”

Sezione: News / Data: Lun 24 novembre 2025 alle 15:00
Autore: Redazione TuttoCremonese
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