La Roma si impone 3-1 allo Zini e per la Cremo è la terza sconfitta consecutiva. Una caduta contro una delle big di questa stagione, che nelle ultime giornate ha mostrato compattezza e aggressività, nonostante la carenza di attaccanti.

I grigiorossi, però, non hanno sfigurato e, anche se è una caduta che fa male, Davide Nicola ha ragione nel dire che si sono viste cose buone, pur nella sconfitta. La Cremo è partita bene e ha creato la prima vera occasione da gol del match con Bonazzoli, che ha trovato sulla sua strada uno strepitoso Svilar.

La Roma ha colpito con Soulé, ma è stata ancora la Cremo, con Vandeputte, a rendersi pericolosa dalle parti di Svilar, che, oltre alla bravura, in questo caso ha avuto anche un pizzico di fortuna. Nel finale di tempo, mani in area di Mancini e rigore prima concesso e poi negato ai grigiorossi.

Nel secondo tempo, la Cremo non ha approcciato bene al match e la Roma è cresciuta col passare dei minuti, andando in rete prima con Ferguson, con Audero non esente da colpe, e poi con Wesley. Il gol della bandiera di Folino serve a rendere meno pesante il passivo, ma alla fine la sfida contro i giallorossi è stata decisa sicuramente dagli episodi, ma anche dal valore della rosa di Gasperini, che  pur con un attacco spuntato, ha saputo gestire il match e portarlo a termine.

Una caduta non può cancellare quanto di buono è stato fatto fino ad ora e malgrado la sconfitta, la Cremo ha fatto vedere  cose positive nei 90 minuti.

Forse sarebbe servito più un Vazquez che un Bonazzoli per accendere un Vardy troppo solo? ma alla fine siamo tutti bravi a giudicare.

Lunedì c’è la trasferta di Bologna: mettiamo da parte i catastrofismi e concentriamoci su un match difficile, ma non impossibile, perché la Cremo c’è e lotterà fino alla fine.

Dai Cremo 

Sezione: Editoriale / Data: Lun 24 novembre 2025 alle 12:00
Autore: Federico Bresciani
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