Chi pensava che sarebbe stato tutto facile, dopo il brillante avvio di campionato, ora deve ricredersi. La Serie A non regala nulla, e la Cremonese lo sta sperimentando sulla propria pelle. Le tre sconfitte consecutive fanno male, inevitabilmente, ma non possono — e non devono — cancellare quanto costruito nei primi due mesi di stagione.

Anzi, guardando il bicchiere mezzo pieno, questo momento negativo può diventare un passaggio utile. Riporta l’ambiente con i piedi per terra, spegne facili illusioni e ricorda a tutti che la strada verso la salvezza è lunga e tortuosa.

Meglio adesso che con la pressione addosso: la battuta d’arresto può essere salutare

Inutile nasconderlo: quando una squadra neopromossa inizia col piede giusto, si crea inevitabilmente una “bolla” di entusiasmo che rischia di gonfiarsi oltre misura.
Ecco perché cadere ora non è il peggiore dei mali.
Le tre sconfitte sono arrivate in un momento della stagione in cui c’è ancora spazio per correggere errori, recuperare fiducia e rimettere ordine nei dettagli.

Molto peggio sarebbe stato incappare in un crollo simile nella fase cruciale del campionato, quando ogni sbavatura pesa come un macigno.

A Bologna sarà durissima, ma nulla deve cambiare giudizi e obiettivi

La prossima tappa — la sfida contro il Bologna, una delle squadre più solide e organizzate del torneo — non promette certo la partita più semplice per rialzarsi. Potrebbe arrivare anche una quarta sconfitta consecutiva, e non sarebbe uno scandalo.

Ma questo non deve spostare giudizi né obiettivi.
La Cremonese non è stata costruita per inseguire l’Europa, nessuno lo ha mai pensato davvero. Il traguardo rimane la salvezza, possibilmente senza affanni eccessivi. E per quello che si è visto finora, la squadra ha ampiamente dimostrato di avere mezzi, idee e carattere per restare in Serie A con merito.

Il valore dei punti messi da parte all’inizio: una garanzia per il futuro

La partenza sprint dei grigiorossi aveva acceso l’entusiasmo e, allo stesso tempo, ha costruito un tesoretto fondamentale. Quei tanti punti conquistati nelle prime giornate servono esattamente a questo: ad affrontare con più serenità i momenti di flessione, che sono fisiologici in una stagione lunga e complessa.

Ora non bisogna perdere lucidità: il campionato è fatto di cicli e la Cremonese ha già dimostrato di saper giocare un calcio competitivo, organizzato e coraggioso. Ritrovare la strada passerà dal lavoro quotidiano, dalla fiducia nel gruppo e dalla capacità di non farsi travolgere dagli eccessi emotivi.

Ripartire con equilibrio: la vera forza sarà reagire con maturità

Le tre sconfitte non devono diventare un macigno psicologico. Devono essere una lezione. Una squadra che vuole salvarsi non può permettersi di vivere sulle montagne russe dell’umore: servono stabilità, realismo e un approccio mentalmente solido.

La Cremonese lo sa, il suo allenatore lo sa, e anche la tifoseria lo sa bene. A Bologna servirà una gara ordinata, intelligente, senza ansie.
La stagione è ancora lunga e il percorso dei grigiorossi fin qui dimostra che la squadra ha tutte le carte in regola per rimettersi subito in marcia.

Sezione: News / Data: Mar 25 novembre 2025 alle 12:00
Autore: Redazione TuttoCremonese
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