La Cremonese entra ufficialmente nel primo vero momento critico della sua stagione. Allo Zini, contro la Roma capolista, i grigiorossi incassano la terza sconfitta consecutiva in campionato, un dato che pesa non solo sulla classifica, ma soprattutto sulla fiducia del gruppo. Il 3-1 finale racconta di una gara rimasta in equilibrio a lungo, ma decisa nel finale dalla maggiore qualità e lucidità dei giallorossi.

La Roma ha “messo la freccia” nelle fasi conclusive, colpendo con Ferguson e Wesley e portando via da Cremona tre punti pesanti. Per la Cremonese resta il rammarico di aver tenuto botta per buona parte del match, salvo crollare proprio nel momento in cui sarebbe servito uno sforzo extra di attenzione e compattezza.

Un passivo pesante che riporta alla mente vecchi incubi

Tre gol subiti in casa non sono un semplice dato statistico: allo Zini un passivo così non si vedeva da circa un anno. Bisogna tornare al 3 novembre 2024, quando il Pisa di Inzaghi – lanciato poi verso la promozione – espugnò Cremona con lo stesso punteggio, battendo la squadra allora allenata da Corini.

Il parallelismo non è casuale: anche allora quella sconfitta segnò un campanello d’allarme in un momento delicato, oggi il 3-1 inflitto dalla Roma assume lo stesso valore simbolico. Significa che qualcosa, soprattutto nella fase difensiva e nella gestione dei momenti chiave, si è incrinato.

Un momento difficile, ma non definitivo

Parlare di crisi definitiva sarebbe eccessivo, ma è innegabile che la Cremonese sia entrata in una fase pericolosa della stagione. Tre ko di fila in un campionato di questo livello incidono sulla testa prima ancora che sulle gambe: il margine di errore si assottiglia, la pressione cresce e ogni episodio rischia di pesare il doppio.

La Roma, per qualità tecnica e profondità di rosa, appartiene a una fascia di classifica diversa, ma questo non basta a giustificare tutto. Il problema non è tanto la sconfitta in sé, quanto la sensazione che nei finali di gara la Cremo fatichi a restare lucida, concedendo troppo e venendo punita con puntualità disarmante.

Cosa resta allo Zini: segnali da non ignorare

Il 3-1 contro la Roma lascia alla Cremonese:

Dati difensivi preoccupanti, con tre reti incassate in casa e la sensazione di una solidità da ricostruire;

Un ambiente scosso, perché il pubblico grigiorosso non è abituato a passivi così pesanti tra le mura amiche;

La necessità di reagire subito, trasformando la delusione in energia per invertire la rotta.

Il percorso resta lungo e il margine per rimettersi in carreggiata c’è, ma il messaggio è chiaro: la Cremonese non può permettersi di trascinare troppo a lungo questo momento. Servono compattezza, lucidità e la capacità di ritrovare, già dalla prossima gara, quella solidità che allo Zini, stavolta, è mancata.

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 24 novembre 2025 alle 09:30
Autore: Redazione TuttoCremonese
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