Per la Cremonese, la sosta è arrivata come un approdo necessario dopo settimane di mare agitato. Quattro partite in dodici giorni, molte disputate alle 20.45, hanno messo alla prova condizione, lucidità e tenuta mentale della squadra. Davide Nicola lo sa bene e non nasconde quanto questo periodo di pausa rappresenti un’opportunità preziosa: “Per noi la sosta è sempre un modo per concentrarci sul lavoro da fare, soprattutto quando arrivi da un ciclo così impegnativo”, spiega il tecnico grigiorosso.

Nicola considera questi giorni lontani dal ritmo serrato del campionato come una sorta di check-up generale, necessario per valutare chi può rientrare in gruppo e chi invece ha bisogno di un percorso personalizzato. Una pausa che diventa allo stesso tempo analisi e costruzione: “La sosta permette di fare dei check-up completi per capire chi può recuperare e chi ha bisogno di un lavoro mirato, oltre a lavorare sulla nostra identità”, sottolinea l’allenatore, ribadendo quanto la continuità della crescita passi attraverso la cura dei dettagli.

L’allenatore non cerca alibi e guarda il quadro con realismo: ci saranno ancora momenti complicati, cicli in cui risultati e prestazioni non saranno all’altezza delle aspettative. “Se parliamo di cicli o mini cicli in cui non otterremo ciò che desideriamo, purtroppo accadrà ancora: per la nostra realtà è normale”, riconosce Nicola. Ma allo stesso tempo vede segnali tangibili che la squadra sta interiorizzando il suo calcio. Le ultime due partite, pur in un contesto pesante, gli hanno offerto risposte convincenti: “Sono state gare ben giocate, con il tipo di calcio che vogliamo impostare”, sottolinea con ottimismo.

Il tema del miglioramento torna spesso nelle sue parole, quasi come un mantra che accompagna quotidianamente il lavoro al centro sportivo. “Il miglioramento va nel dettaglio ed equivale a impegnarsi molto di più, fare passi in avanti impercettibili ma che costano tantissimo lavoro”. Una filosofia che Nicola ha sempre portato con sé e che ora cerca di trasmettere a un gruppo che sta imparando a riconoscersi nella sua identità.

La sosta, però, non è soltanto teoria o visione: è anche, e soprattutto, recupero fisico. Buone notizie arrivano da diversi giocatori che negli ultimi tempi hanno dovuto fermarsi. “Queste settimane ci hanno permesso di recuperare Pezzella, Grassi e Sanabria”, conferma l’allenatore. Segnali positivi anche per Zerbin, che potrebbe rientrare già dalla prossima settimana, mentre Faye sta seguendo un programma personalizzato dopo la distorsione rimediata a Pisa. Più lunghi invece i tempi di Moumbagna e Collocolo: “Per loro servirà ancora tempo”, precisa Nicola.

Quello che emerge dall’analisi del tecnico è il ritratto di una squadra che sta facendo un percorso complesso ma coerente, con consapevolezza dei propri limiti e dell’enorme mole di lavoro necessaria per superarli. La sosta diventa così un momento di pausa attiva: un’occasione per respirare, correggere, ritrovare energie e proiettarsi verso un finale di stagione in cui la Cremonese vuole essere protagonista.

Sezione: News / Data: Sab 22 novembre 2025 alle 17:00
Autore: Redazione TuttoCremonese
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