Prima davanti al pubblico grigiorosso per Eugenio Corini, reduce dal successo di Castellammare che ha rilanciato le ambizioni della Cremonese, in chiave promozione diretta. Un cammino ancora lungo e ricco di insidie e un allenatore di esperienza che di panchine e di situazioni ne ha vissute, e non ha nessuna intenzione di fare proclami, ma guardare “partita dopo partita”.

Il Mister ha elogiato il lavoro della squadra e il fatto che piano piano, sta conoscendo uno ad uno i suoi ragazzi. Della partita con la Juve Stabia dice: “Ai ragazzi ho fatto riconoscere che la volontà di vincere e spostare l'inerzia che si è vista sull'angolo è stata fondamentale e rappresenta il mattone da cui costruire tante altre cose che dobbiamo fare meglio”.

Determinato a risollevare il morale di un gruppo che ha passato mesi difficili, su questo, Corini è molto chiaro: Non mi piace usare il termine turnover. Ci sarà una rotazione, chi sceglierò sarà il più adeguato per partire e valuterò eventuali cambi da fare”.

Tutti devono sentirsi titolari e questo è importante, alla vigilia della sfida contro la Salernitana allo Zini. A Cremona c’è voglia di rivedere una vittoria e di proseguire il lavoro iniziato nella trasferta con lo Juve Stabia.

Il valore vero delle vittorie in trasferta arriva quando si vince la partita successiva e si può creare una scia sulla quale costruire un momento positivo”. Il messaggio è chiaro, Corini sa che questa può essere la partita della risalita e di una sana consapevolezza di un organico che ha solo bisogno di stimoli positivi per raggiungere l’obiettivo.

In tema di rientri (Ceccherini a parte) recuperati Castagnetti e Johnsen, due calciatori importanti che sono mancati in queste ultime giornate e possono essere un ulteriore valore aggiunto, nella sfida di oggi pomeriggio contro la Salernitana.

Sulla disposizione in campo, una timida indicazione, alla domanda su Antov terzino destro, Corini risponde: “per me ha le caratteristiche per interpretare bene questo ruolo, forse perché deve sfruttare più la costruzione bassa che le incursioni a campo aperto come Sernicola, Quagliata e Barbieri. In quel momento e in quella partita può fare quel ruolo quando chiedo determinate caratteristiche, e può anche fare il centrale nella difesa a 4”.

Una Cremonese che (forse) riproporrà il (4-4-2) di Castellammare, ma con Corini, tutto è possibile e modulo a parte, quello che conta oggi, è tornare a vedere splendere il sole sul prato dello Zini.

Dai Cremo.

Sezione: Editoriale / Data: Sab 26 ottobre 2024 alle 10:00
Autore: Federico Bresciani
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