La Cremonese fa 0-0 a Catanzaro e le vittorie di Como e Venezia fanno il resto. Ora a quattro turni dalla fine del torneo, i grigiorossi, sono sette punti dietro al Como e quattro dal Venezia. L'unico obiettivo che rimane è cercare di conquistare il terzo posto o difendere l'attuale quarto posto che consentirebbe alla Cremonese di partire dalle semifinali, saltando i preliminari.

Le dichiarazioni della vigilia di uno Stroppa che ha “sperato” in una rinascita, hanno sbattuto contro la dura realtà di una squadra “stanca” in alcuni suoi interpreti e che davanti, aveva un Catanzaro che sapevamo essere squadra non facile da affrontare.

In molti a fine partita hanno sollevato dubbi riguardo alla gestione dei cambi, in una Cremonese che per un tempo è stata in partita, calando visibilmente nella seconda parte del match. Ancora una volta Coda fuori per un inedita coppia Tsadjout-Johnsen, con il norvegese (che alla 34 giornata) ha finalmente giocato nel suo ruolo: seconda punta, facendo vedere anche delle buone cose e fallendo una ghiotta occasione.

La difesa ha “ballato” troppo sulle incursioni di Van De Putte e Iemmello, Antov, si è immolato ma non era in giornata. La mediana con Vazquez, arretrato a fare da collante, non si è visto e Pickel ha lottato e ha realizzato la più nitida delle azioni da gol, bravo Fulignati.

Alla fine dobbiamo anche ringraziare le “polveri bagnate” di un Catanzaro che ha sprecato molto nel finale e lo 0-0 è giusto o gli va stretto? Ai posteri l’ardua sentenza.

Stroppa è tornato nel mirino della critica, quei “sei minuti concessi a Coda” sono il segnale che qualcosa si è rotto tra tecnico e calciatore, tanto da spingere qualcuno a paragonarlo alla staffetta “Rivera-Mazzola” ai mondiali in Messico.

Non sarà una settimana facile e voglio portare con me l’immagine più bella: il saluto della squadra ai ragazzi venuti da Cremona a sostenere I ragazzi. Ancora una volta vincono i tifosi e no chi si preoccupa di tattica e modulo all’ Italiana, macinando chilometri a difesa di una fede.

 Il domani è tutto da scrivere, dobbiamo solo decidere quale atteggiamento prendere nei confronti di squadra e tecnico.

Io (vi anticipo)che prenderò spunto da quei ragazzi che ieri erano a Catanzaro a sventolare i colori e il simbolo della nostra Cremonese…aldilà del risultato perché i “Playoff” sono ancora da giocare, non abbiamo ancora perso.

A Stroppa e al gruppo, lo stesso che ci aveva fatto gridare al miracolo prima di Bolzano, il compito di ripartire e di dare l’anima per regalare un sogno a tutti noi innamorati della "Uesseci

Dai Cremo.

Sezione: Editoriale / Data: Dom 21 aprile 2024 alle 11:00
Autore: Federico Bresciani
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