Il post-partita di Cremonese-Reggiana ha generato un’ondata di critiche nei confronti della squadra grigiorossa, in particolare riguardo all’atteggiamento mostrato durante i 90 minuti di gioco, culminato con la contestazione al termine della partita.

In questa occasione, il tecnico Stroppa non è stato chiamato in causa; i principali responsabili di questa brusca involuzione sono i calciatori. Ad alimentare ulteriormente il malcontento, le dichiarazioni rilasciate da Leandro Sernicola nel dopo gara.

L’esterno di Civita Castellana ha pronunciato una frase che ha suscitato notevole fastidio tra i tifosi: Ci è mancato qualcosa sotto l’aspetto mentale, la voglia e la cattiveria di recuperare il risultato". Da questa affermazione sorge spontanea la domanda: cosa serve a questi ragazzi per avere voglia e soprattutto fame?

L’incontro contro la Reggiana era cruciale per rilanciare la questione della promozione diretta, e se ciò non è bastato a stimolare la reazione dei giocatori, chiaramente ci sono altre questioni in gioco.

È evidente che la mancanza di personalità di questo gruppo non è una novità; la Cremonese, alla prima difficoltà, sembra perdersi, un segnale preoccupante.

Nel corso di questa settimana è fondamentale concentrarsi sul costruire un finale di anno significativo, da Cittadella fino al Brescia, per dare ancora un senso ad un campionato che si è ulteriormente complicato con le vittorie di Sassuolo, Pisa e Spezia.

Rimangono quattro partite per aumentare il vantaggio sulle  inseguitrici; sebbene la vetta appaia lontana, il rischio di essere risucchiati nelle zone basse della classifica è una realtà concreta, non un mero pessimismo.

Cittadella rappresenta la prova del nove: è tempo di lasciarsi alle spalle la prestazione contro la Reggiana e dimostrare, con i fatti, di meritare la maglia che indossate.

Cremona vuole vedere giocatori che lottano.

Dai Cremo.

Sezione: Editoriale / Data: Mar 10 dicembre 2024 alle 11:00
Autore: Federico Bresciani
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