Stroppa e Ceccherini chiamano il popolo grigiorosso: “Tutti allo Zini, serve solo la vittoria”

Cremonese, è il momento della verità: Stroppa e Ceccherini chiamano a raccolta il popolo dello Zini

Dopo la sconfitta nell’andata delle semifinali playoff sul campo della Juve Stabia, la Cremonese torna a casa con un solo obiettivo: vincere. Domenica 25 maggio allo Stadio Zini andrà in scena il ritorno, e per staccare il pass per la finale servirà solo una cosa: una vittoria, anche con un solo gol di scarto.

Lo sanno bene Giovanni Stroppa e Federico Ceccherini, che nel post-partita del “Menti” hanno subito puntato tutto sul fattore pubblico. È il momento di stringersi attorno alla squadra e trasformare lo Zini in un catino ribollente di tifo e passione.

“Ci giochiamo tutto in casa: ora serve l’aiuto di tutti”

Al termine della gara di andata, Stroppa ha fatto un gesto importante: si è avvicinato sotto il Settore Ospiti per ringraziare e incitare gli 88 tifosi grigiorossi presenti a Castellammare di Stabia. Un segnale forte, che conferma quanto il legame tra squadra e tifosi sia centrale in questo momento delicato ma carico di speranza.

“Adesso si torna a giocare a casa nostra” – ha detto Stroppa – “E per ribaltare tutto abbiamo bisogno dell’apporto del nostro pubblico. Solo con il loro sostegno possiamo compiere l’impresa.”

Anche Ceccherini ha ribadito lo stesso concetto, lanciando un messaggio chiaro: “Domenica ci giochiamo tutto, e lo faremo insieme ai nostri tifosi. Dobbiamo sentire la spinta dello Zini dal primo all’ultimo minuto.”

Dopo tre battaglie in trasferta, finalmente il ritorno allo Zini

Spezia, Pisa e Juve Stabia: tre trasferte durissime, affrontate con spirito di sacrificio e determinazione. Ora, finalmente, la Cremo torna a casa, e il palcoscenico dello Zini è pronto ad accogliere una gara che vale una stagione intera.

I grigiorossi vogliono crederci, ma avranno bisogno di un pubblico all’altezza, capace di fare la differenza. Non c’è più tempo per i calcoli: domenica servirà coraggio, intensità e cuore. Ma anche, e soprattutto, l’abbraccio della curva, dei distinti, di ogni settore dello stadio.