Il modulo da lui adottato è generalmente il 3-5-2. Davide Nicola, però, dall'inizio del campionato ha disegnato tatticamente la sua Cremonese anche in altre due diverse forme. Un po' per spirito di adattamento alle caratteristiche delle varie squadre che gli è accaduto di incontrare, un po' anche per sperimentare soluzioni diverse e innovative in grado di rendere la squadra tatticamente più stabile. 

La prevalenza del 3-5-2 

Da inizio stagione, l'ex tecnico del Cagliari ha fatto ricorso in larga prevalenza al 3-5-2 e precisamente con Milan, Sassuolo, Hellas Verona, Parma, Como, Udinese, Juventus e Roma. Non è però mancato l'impiego per tre volte del 3-1-4-2 con la soluzione del reparto trequartista e il centrocampista immediatamente dietro a fare da raccordo in casi come le sfide con Atalanta, Genoa e Pisa. E in una sola sfida, quella contro l'Inter, ha fatto la sua comparsa il 5-3-2 con una difesa più imbottita e un centrocampo meno folto.

Il reparto dell'estremo difensore 

Andando ad analizzare gli impieghi sezione per sezione, per quanto concerne il reparto porta, il conto è presto fatto con otto comparse di Audero a fronte delle quattro di Silvestri.     

Le varianti difensive 

Sinora Nicola ha sperimentato, non solo per esigenze tattiche ma anche per la necessità di tamponare qualche infortunio, tre diverse soluzioni difensive tattiche. In larga prevalenza vi è il trittico Terracciano a destra, Bianchetti a sinistra e Baschirotto centrale, impiegato in ben dieci partite. Sempre con la soluzione a tre, ma con Faye  a sinistra in luogo di Bianchetti, Nicola si è cimentato in un caso solo. E un caso è stato anche quello dell'utilizzo della linea a cinque contro l'Inter con Floriani Mussolini, Ceccherini, Baschirotto, Bianchetti e Pezzella da destra a sinistra. 

Le varianti di centrocampo

Predilezione assoluta per la linea a cinque che, in maggioranza, si è avvalsa dello schema con Zerbin a destra, Pezzella a sinistra a "cingere" Collocolo, Bondo e Vandeputte. Quest'ultimo in due casi (Atalanta e Pisa) è stato chiamato a fare reparto praticamente da solo in appoggio ai trequartisti, stesso discorso, ma in una sola circostanza ovvero contro  il Genoa per Bondo.  Fatte salve le laterali Zerbin- Pezzella rimaste praticamente una costante, nella parte centrale in un caso si è sperimentata la soluzione con Bondo-Grassi e Payero centrali, Payero, Bondo e Vandeputte e Collocolo- Bondo- Vandeputte. In una partita, invece, le due corsie sono state assegnate a Barbieri a destra e Floriani Mussolini a sinistra. 

Le varianti del reparto avanzato 

Ormai un must sembra essere il tandem Bonazzoli- Vardy che è stato impiegato in quattro occasioni. In un paio di casi l'attacco è stato invece affidato al tandem Vasquez- Sanabria, Vasquez- Vardy, Vardy- Sanabria, Bonazzoli- Sanabria, Sanabria- Johnsen, Bonazzoli- Johnsen e Okereke- Bonazzoli. In tutto otto varianti. 

Contro la Roma 

Sembra ormai scolpito sulla pietra che il modulo di Nicola contro i giallorossi sarà il 3-5-2. Non sono previste, rispetto alle precedenti formule, particolari innovazioni con Audero tra i pali e Terracciano, Baschirotto e Bianchetti sulla linea difensiva, come da schema ampiamente consolidato. Per ciò che attiene il centrocampo rispunta la variante Barbieri a destra e Pezzella a sinistra con Payero, Vandeputte e Bondo centrali. In attacco si conferma l'ormai inossidabile coppia Bonazzoli- Vardy.   

Sezione: News / Data: Mer 19 novembre 2025 alle 21:27
Autore: Cristiano Comelli
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