Cremonese-Parma non poteva essere una semplice partita per tanti motivi, c’erano tanti ex a sfidarsi, in primis Pecchia che tornava a Cremona dopo la promozione capolavoro di due anni fa, arrivava allo Zini la corazzata ducale sempre più lanciata verso la serie A, si sperava in una continuità di risultati made in Stroppa, si sperava finalmente di festeggiare allo Zini al termine di una partita molto sentita dalle tifoserie. Ma l’andamento della partita è chiaro dal 3’ minuto (spoiler sul risultato finale) con rete annullata al Parma, un saliscendi di emozioni dove non sono mancati gol, gol annullati, giocate da fuoriclasse e spettacolo in campo e sugli spalti. Alla fine a far festa è il Parma di Pecchia ben messo in campo e capace di concretizzare ogni minima occasione a differenza dei grigiorossi, Antov nel dopo partita ha dichiarato che “a rigiocarla domani o dopodomani, non la perderemmo”. La differenza sostanziale tra una Cremonese, rivoluzionata da Stroppa, padrona del gioco per 70 minuti e la capolista è proprio la capacità di realizzazione, perché per vincere a calcio bisogna segnare una rete in più dell’avversario. Adesso mister Stroppa dev’esser bravo a cancellare dalle teste dei suoi giocatori il risultato finale e salvare quanto di buono (tanto) visto in campo; per la sfida di domenica a Como ci si appella ad una Cremo corsara nella speranza di tornare presto a festeggiare anche allo Zini e riaccendere l’entusiasmo di una città che ama la sua squadra ma non in maniera incondizionata.

Sezione: Editoriale / Data: Lun 02 ottobre 2023 alle 17:16
Autore: Andrea Tirincanti
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