Genoa- Cremonese, i precedenti e una partita che manca da ventisei anni

Che bello rivedersi in serie A. Prima di cercare di sottrarsi la posta piena nella sfida in programma allo stadio Luigi Ferraris, Genoa e Cremonese si felicitano per ritrovarsi l'una contro l'altra dopo un'assenza che dura dalla stagione 1998-99. Era il campionato di serie B, all'andata in terra ligure il Genoa  si impose con un netto 4-1 con le doppiette di Francioso e Vukoja cui si oppose per i grigiorossi la sola rete di Pizzi. Al ritorno finì invece con il punteggio di 1-1, Ghirardello illuse i grigiorossi segnando dopo un solo minuto ma Francioso pareggiò poi i conti in corso d'opera.

Il computo totale delle sfide

Genoa e Cremonese si sono affrontate complessivamente per 32 volte. In diciotto casi la sfida ha sorriso alla formazione rossoblù, in otto ai grigiorossi, in soli sei casi il pareggio l'ha fatta da padrone. Il più delle volte il palcoscenico teatro della disfida è stato la cadetteria, in un minor numero di casi, ma non certo meno emozionanti, la massima serie. 

Quel 23 aprile 1995

Il 23 aprile 1995 è un giorno che i tifosi della Cremonese portano ben stampato negli occhi. La squadra allenata dal compianto Gigi Simoni, peraltro anche ex del Genoa, si impose con un netto 4-1 grazie alle reti di Chiesa e Tentoni, entrambi autori di una doppietta, cui ebbe modo di contrapporsi soltanto il gol di Marcolin su calcio di rigore. La Cremonese, in quella stagione, non lasciò ai liguri, allenati prima da Franco Scoglio, poi da Pippo Marchioro e infine da Claudio Maselli, neppure le briciole imponendosi già all'andata al Luigi Ferraris per 1-0 con la doppietta di Tentoni. 

L'emozione di Davide Nicola 

Chi proprio non la considererà una partita come le altre è l'attuale tecnico grigiorosso Davide Nicola che ha trascorsi in genoano sia come calciatore sia come allenatore. Nel primo caso giocò tra 1995 e 1998 con 94 presenze, nel secondo tra 1999 e 2002 con settantadue e quattro reti. Nel secondo, sedette invece sulla panchina nella stagione 2019-20 assicurando ai rossoblù la salvezza con il diciassettesimo posto con 39 punti dopo essere subentrato a Thiago Motta che a sua volta aveva rilevato il testimone di Aurelio Andreazzoli.