Quando quest’estate la Cremonese aveva messo gli occhi su Jamie Vardy, in molti erano scettici sia riguardo alla fattibilità dell’operazione sia sulle condizioni del calciatore.

Attaccante di 38 anni, in forza al  Leicester, con la quale aveva vinto, sotto la guida di Claudio Ranieri, uno scudetto che è rimasto nella storia della Premier League.

Quando il centravanti inglese è arrivato a Cremona, alcuni addetti ai lavori hanno bollato l'acquisto di Vardy come un  ‘operazione nostalgia’, buona solo per attirare nuovi abbonati allo stadio e vendere magliette.

 Insomma, non tutti erano convinti che Vardy fosse ancora un giocatore in grado di fare la differenza.

Davide Nicola lo ha accolto con rispetto, ma non lo ha celebrato; lo ha trattato come uno del gruppo, e poiché Jamie non è uno che se la tira ed è un professionista che, se crede in un progetto, ci mette tutto se stesso, si è messo a disposizione e ha lavorato fino all’esordio a Verona, che gli è costato un nuovo stop.

L’infortunio ha fatto ripartire la macchina della critica: ‘è buono per la pensione’, scrivevano i maligni. Ma a Vardy e alla Cremonese di quello che si scrive non  interessa e Vardy ha lavorato sodo per entrare in forma.

Già al rientro, nella porzione di gara contro l’Inter, ha dimostrato che la sua presenza crea più di qualche batticuore alle difese avversarie.

La prestazione ha convinto Nicola che era arrivato il momento di dare all’inglese una maglia da titolare, e così contro l’Udinese allo Zini è arrivata la sua prima da titolare.

Sabato sera contro l’Atalanta, nella seconda partita dal primo minuto, Vardy ha lottato e dopo essersi visto negare il gol da una posizione di fuorigioco, con tutta la sua grinta e la sua esperienza è riuscito a mettere nel sacco il primo pallone della sua avventura italiana.

La capriola sotto la Curva Sud ha mandato in delirio gli oltre diecimila tifosi grigiorossi, rispondendo così alla critica di chi sosteneva che Vardy fosse semplicemente un nome sul viale del tramonto.

Il cammino per la Cremo è lungo, ma questa squadra, con il contributo e la qualità di questo campione, ha ampi margini di miglioramento e l’obiettivo salvezza diventa sempre più concreto. Cremona ha il suo leader sul campo, che porta il nome di Jamie Vardy; le difese avversarie sono avvertite.

Come on  Jamie

Sezione: Editoriale / Data: Lun 27 ottobre 2025 alle 11:00
Autore: Federico Bresciani
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