Quando l’annuncio è arrivato a fine agosto, l’entusiasmo per l’arrivo di Jamie Vardy alla Cremonese si è mescolato a inevitabili preoccupazioni. Il 38enne, simbolo del Leicester e del calcio inglese, affrontava per la prima volta un’avventura lontano dal Regno Unito, in un campionato diverso e fisicamente impegnativo come la Serie A. Il dubbio più diffuso tra tifosi e addetti ai lavori riguardava proprio la sua condizione atletica e la capacità di reggere il ritmo.

Le perplessità sono aumentate quando, all’esordio contro l’Hellas Verona, Vardy ha riportato un infortunio che lo ha costretto ai box per alcune partite. Una partenza in salita, che sembrava confermare i timori iniziali.

Ma il rientro ha cambiato radicalmente la percezione del suo arrivo. Tornato in campo, il numero 10 grigiorosso ha stupito tutti con prestazioni energiche, ricche di pressing, sacrificio e movimenti profondi tipici del suo stile. Non si è fatto attendere nemmeno il contributo sotto porta: sono arrivate le prime reti, fondamentali per sbloccare sé stesso e dare fiducia alla squadra.

A dispetto dell’età, Vardy ha dimostrato di poter mantenere un alto minutaggio e di essere ancora un attaccante capace di incidere con intensità e intelligenza. Il suo impatto non si limita alle statistiche: trascina i compagni, crea spazi, impone il ritmo e porta quella mentalità internazionale che arricchisce ulteriormente il gruppo.

Da “scommessa” a punto di riferimento: la parabola di Vardy in grigiorosso è appena iniziata, ma il segnale è chiaro. La Cremonese può contare su un leader vero.

Sezione: News / Data: Gio 13 novembre 2025 alle 19:00
Autore: Redazione TuttoCremonese
vedi letture
Print