Sarà una sfida tra due squadre che, quantunque occupino una ben diversa posizione di classifica, vantano lo stesso bottino realizzativo. Ma, al di là delle dodici reti all'attivo che le accomunano, Cremonese e Roma sono caratterizzate anche da un altro denominatore comune. La sfida che andrà in scena al Giovanni Zini alla ripresa del campionato dopo la sosta per gli impegni della nazionale di Gennaro Gattusto, infatti, vede due formazioni che per un terzo della loro prolificità poggiano sul reparto difensivo. 

I marcatori della Cremonese    

La "responsabilità" delle dodici reti grigiorosse va soprattutto a un attaccante, Federico Bonazzoli, che ne ha realizzate sinora quattro e quindi un terzo del bottino complessivo. E, se Jamie Vardy, attaccante, ne ha sinora fatte 2, Franco Vasquez, trequartista, una e Manuel De Luca, ormai da tempo fuori dai giochi, anch'egli una, sono due difensori ad avere contribuito per gli altri quattro gol e quindi per un terzo: due reti portano infatti la firma di Federico Baschirotto e altrettante di Filippo Terracciano. Due giocatori che stanno concedendosi un benefico di più, per loro stessi e per la squadra nel suo complesso essendo piuttosto il loro compito di proteggere la porta dalle insidie degli attaccanti avversari. 

I marcatori della Roma

Anche in questo caso, due terzi delle realizzazioni poggiano sugli attaccanti con Matias Soulè, ala destra, capocannoniere della casa con tre retie l'ucraino Artem Dovbyk punta centrale e il trequartista Lorenzo Pellegrini con due. Il contributo dell'attacco è completato da Paulo Dybala con la sua unica marcatura. Ma, spulciando tra i marcatori dei capitolini, si scorge che anche qui la difesa ha contribuito non poco. Con la sola differenza, rispetto alla Cremonese, che in questo caso l'apporto è diviso per quattro e non per due. Ad andare a bersaglio sono infatti stati Zeki Celik, terzino destro, Bryan Cristante, mediano, Wesley, terzino destro e Mario Hermoso, tutti con una rete a testa. 

La maggior incidenza della difesa giallorossa sul realizzato

Se, dunque, sul piano quantitativo, le due compagini si equivalgono, un terzo di reti di difensori l'una, un terzo l'altra, essendo però ripartita tra più voci la serie di marcature degli esponenti del reparto difensivo giallorosso, se ne deduce dritto un concetto: che la Roma ha una maggior dipendenza realizzativa dai suoi difensori. Il che può suonare paradossale ma, numeri alla mano, la conclusione è cartesiana: quattro reti di difensori divise per due nella Cremonese, altrettante, ma divise per quattro, nella Roma. 

La necessità di rinforzare le reti degli attaccanti 

Per entrambe, in conclusione, vale una necessità essenziale da soddisfare se desiderano assecondare i rispettivi obiettivi di campionato tranquillo e di accesso alla zona europea conseguente a un buon piazzamento di classifica: lavorare per dare sempre di più la parola agli attacchi che sono per loro natura deputati alla fase realizzativa. Nella consapevolezza che l'apporto di reti di un difensore è sempre il benvenuto, ma che comunque non si possa sempre contare su quest'operazione di "tamponamento" per arginare le crisi realizzative dei reparti offensivi. Se si posa lo sguardo sulle sole reti degli attaccanti ,otto, da ambo le parti la media è presto fatta: otto diviso undici dà un numero sotto l'uno, ovvero una media realizzativa per partita inferiore all'unità. Un bilancio che, per entrambe le compagini, se non migliorato, potrebbe fare da effetto zavorra per i rispettivi scopi di classifica.          

         

    

Sezione: News / Data: Ven 14 novembre 2025 alle 17:14
Autore: Cristiano Comelli
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