Fisicamente non potrà essere presente ma il suo ricordo scintillerà vividamente. Gianluca Vialli ha legato la sua carriera calcistica tanto alla Cremonese quanto alla Juventus. Con la prima ha spiccato il volo, con la seconda ha trovato la definitiva consacrazione. Normale, quindi, che la sfida del Giovanni Zini sarà pervasa da un fremito di commozione nel rendergli omaggio. 

Gli esordi con la Cremonese  

Cremonese doc, Vialli ha mosso i suoi primi passi da calciatore proprio con le giovanili della squadra della sua città di cui sarebbe diventando poi uno dei perni della prima squadra. Tra 1981 e 1984 lascerà in grigiorosso un patrimonio pari a 105 'presenze e 23 reti prima di approdare alla Sampdoria stellare di Vuijadin Boskov in cui fiorì la coppia con Roberto Mancini, trasformatasi poi anche in una splendida amicizia nella vita, e si conquistò lo scudetto nella stagione 1990-91. Il ragazzo crescito nell'oratorio cittadino di Cristo Re a sognare di brillare nel firmamento calcistico deve quindi alla Cremonese la sua capacità di avere cominciato a dare forma concreta al suo sogno. 

La prima in grigiorosso con Guido Vincenzi  

E' Guido Vincenzi a dargli per primo fiducia promuovendolo in Prima squadra e dandogli l'occasione di disputare due partite nel campionato di serie C1 nel 1980-81 e poi in cadetteria. L'approdo in serie A sarebbe avvenuto grazie alla fiducia a lui accordata da un'altra figura che a Cremona fa luccicare gli occhi, quella di Emiliano Mondonico che lo impiega come tornante di fascia. E' anche grazie all'apporto di Vialli che la Cremonese, dopo più di mezzo secolo di assenza, riapproda in massima serie.   

Il ricordo di Vialli del periodo nella Cremonese 

La Cremonese gli era rimasta nel cuore, e non poteva essere altrimenti sia per campanile che per frequentazione e gratitudine calcistica: "Sono assolutamente orgoglioso di essere un provinciale- ebbe a dire - non avrei voluto nascere in altre città, La Cremonese resta un esempio indelebile della nostra essenza e sono legato da profonda riconoscenza a questa società".

Il Vialli bianconero 

Ai colori bianconeri Vialli rimase legato tra 1992 e 1996 totalizzando 102 presenze e trentotto reti. La Juventus lo preleva dalla Sampdoria per la cifra di 40 miliardi di lire, cifra allora da primato, e con Roberto Baggio, Fabrizio Ravanelli e un Alessandro Del Piero alle prime armi va a costituire un reparto offensivo di primordine. Emerge in modo significativo sotto la gestione di Marcello Lippi con il quale vince uno scudetto, il secondo della sua carriera dopo quello in blucerchiato, e la quarta Coppa Italia, mette le mani su una Supercoppa e una Uefa Champions League con la memorabile serata della Juventus capace di superare l'Ajax in finale. Della sua esperienza in bianconero dirà: "Alla Juventus vi era il concetto di vittoria come dovere e fonte di felicità applicato costantemente sul campo, giocarvi è stato un onore, senti fortemente il peso della maglia". 

I ricordi dell'ambiente grigiorosso 

A tratteggiare il significato che Vialli ebbe per la Cremonese provvide tra molti il suo ex compagno di squadra Maurizio Gaiardi: "Arrivai a Cremona nel 1981-82- disse- ebbi modo di vederlo sul campo e già da allora si capiva che era un talento e che avrebbe fatto molta strada, aveva solo 18 anni allora ma già la tempra di un professionista". Il consigliere Giuseppe Carletti ne sottolineò invece "la faccia da bravo ragazzo, con doti che non erano di tutti e che gli hanno permesso di sbocciare da subito nel settore giovanile".

I ricordi dell'ambiente bianconero   

In casa Juventus è unanime la sottolineatura sul fatto che avesse anche un forte ruolo di coagulo del gruppo sapendo sempre caricarlo e motivarlo. Un ricordo indelebile, quindi, per entrambe le società che ancora una volta saranno pronte a celebrarne le doti professionali e umane,    

Sezione: News / Data: Ven 31 ottobre 2025 alle 10:55
Autore: Cristiano Comelli
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