Il gol bianconero di Kostic dopo 90 secondi sembra il preludio a un dominio della Juventus. La Cremo parte in sordina e non riesce a mettere pressione alla retroguardia avversaria.

Bonazzoli e Vardy si scontrano con la fisicità dei difensori bianconeri; sugli esterni, Mussolini non è in serata, mentre Barbieri si danna l’anima per trovare il pertugio per colpire i piemontesi.

Nel secondo tempo, Nicola sposta Vandeputte in regia: la squadra approccia meglio e inizia a giocare, ma la Juve, proprio nel momento di rinascita della Cremo, segna la seconda rete con Cambiaso.

Il mister, dopo aver inserito Sarmiento al posto di Bondo, manda in campo Vazquez, Faye e Johnsen e proprio il norvegese, nel finale, lancia  Vardy che  sfugge a Gatti  e mette dentro il pallone della speranza.

La Cremo ci prova, ma il fortino bianconero resiste. Spalletti festeggia con una vittoria il suo esordio in panchina, ma la Juventus vista contro la Cremonese ha ancora tanta strada da fare per tornare a essere una big del campionato.

La Cremonese esce tra gli applausi, pagando due errori difensivi e un approccio troppo timido nella prima parte di gara. Nicola elogia i suoi e si rammarica per una partita che, nonostante il livello dell’avversario, era alla portata di una squadra che, anche nella sconfitta, esce protagonista di un’ottima prestazione, che fa ben sperare in vista della trasferta di venerdì sera  a Pisa.

Dai Cremo. 

Sezione: Editoriale / Data: Dom 02 novembre 2025 alle 19:00
Autore: Federico Bresciani
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