Alle ore 15, Sampdoria e Cremonese scenderanno in campo per 90 minuti in cui le due squadre si giocano una porzione importante del proprio futuro.

La Sampdoria trema all’idea di rischiare una retrocessione in serie C, un evento che in 79 anni di storia non ha mai nemmeno sfiorato. Il nuovo arrivato Alberico Evani, il quarto tecnico dopo Pirlo, Sottil e Semplici, si è assunto la responsabilità di ‘salvare il salvabile’ e ha dichiarato: ‘Mi aspetto una risposta caratteriale, al di del sistema di gioco che lascia il tempo che trova’.

L’allenatore blucerchiato è consapevole del valore dell’avversario e della precaria condizione di un gruppo che non è mai riuscito a spiccare il volo; solo la carica dell’ambiente può rappresentare l’arma per contrastare una Cremonese che arriva a Genova  dopo sette giornate che l’hanno rilanciata in ottica terzo posto. Giovanni Stroppa non vuole distrazioni o leggerezze dal gruppo e, nella conferenza stampa, è categorico: ‘Noi domani affronteremo la partita come se stessimo sfidando una diretta concorrente, perché questo è il valore di quella squadra. Ci sono tantissime insidie, dal valore di cui ho appena parlato al contesto ambientale. ’.

La Cremonese potrà contare su oltre 700 tifosi al seguito, pronti a spingere la squadra grigiorossa a portare a casa un risultato che darebbe un ulteriore brio a questo finale e, soprattutto, sarebbe l’ennesimo segnale per le altre: ‘The Red Grey warriors are not dead and will fight until the last second’.

Dai Cremo.

Sezione: Editoriale / Data: Gio 01 maggio 2025 alle 11:00
Autore: Federico Bresciani
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