Floriani Mussolini parla per la prima volta da calciatore della Cremonese.

Il classe 2003, proveniente dalla Lazio, dopo le esperienze con Pescara e Juve Stabia è pronto a fare il grande salto nel massimo campionato italiano.

È un giovane che sta bruciando le tappe e che la società grigiorossa ha voluto con sé proprio per la sua intraprendenza e la sua duttilità tattica.

Si tratta di un confronto, il primo in grigiorosso, con la stampa, in cui ha voluto evidenziare i motivi che lo hanno portato a scegliere la Cremonese: “Penso che la Cremonese rappresenti l’occasione giusta per me, per diversi motivi: la scorsa stagione l’ho affrontata da avversario sia in campionato che ai playoff e mi sono rimasti impressi sia il tifo coinvolgente che lo stadio, che trovo molto bello”.

È una grande opportunità per un calciatore che in poco tempo ha fatto molta strada, passando dalla Serie C, alla B e ora  la Serie A.

Sul campionato che sta per cominciare, F. Mussolini afferma: “Sappiamo che sarà un anno intenso, in cui affronteremo tante gare difficili, ma sono convinto che la Cremonese porterà tanti tifosi allo stadio: sarà nostro compito guadagnare il loro sostegno nel corso della stagione”.

Romano ha lo sguardo di chi sa di giocarsi molto in questa esperienza e naturalmente non poteva mancare la domanda relativa al cognome, che con il calcio non ha nulla a che fare, ma diventa sempre un argomento di discussione extra campo.

A tal proposito, il ragazzo non si tira indietro e dice la sua: “Le discussioni riguardanti il mio cognome? Io sono qui solo per esprimermi in campo, nient’altro. Voglio metterlo subito in chiaro”.

È chiaro e preciso, anche perché, in campo ci vanno i calciatori e non i cognomi, e Floriani Mussolini verrà giudicato come atleta e non per il suo cognome.

Sezione: Editoriale / Data: Gio 24 luglio 2025 alle 11:00
Autore: Federico Bresciani
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