Al triplice fischio, il Penzo, diventa un dominio di colori arancioneroverdi. Il Venezia, vince di misura la partita di ritorno e si prende la serie A. In casa Cremonese c’è tanto rammarico.

I giocatori vanno sotto il settore dove sono presenti i 1000 cremonesi al seguito, per ringraziarli e per ricevere l'ultimo abbraccio di questa stagione.

Stroppa ha l’espressione di chi, vuole auto convincersi che va tutto bene, ma l’amaro calice in Laguna, non è facile da buttare giù.

La Cremonese, costruisce più dei padroni di casa ed esce dal doppio confronto, con più possesso palla e più occasioni create, rispetto ai neopromossi di Vanoli.

 Il problema è che nel calcio, non contano le azioni ma chi segna un gol in più dell’avversario e al Venezia, è bastata una iniziativa di Pohjanpalo per far partire l’unica azione degna di nota del Venezia che ha permesso ai veneti di vincere il match

 Ancora una volta la Cremo, paga la poca cattiveria sotto porta. Ieri sera alcune scelte (anche nell’11 iniziale) hanno lasciato più di qualche perplessità e alla fine, mettendo insieme tutti i pezzi di questo Puzzle, ne viene fuori che (questa squadra) poteva fare qualcosa in più contro un Venezia, quadrato, ma non irresistibile.

Stroppa a fine gara ha voluto ringraziare tutti, giocatori, staff e tifosi. Vedremo se sarà lui, nel prossimo campionato, a guidare i grigiorossi verso la risalita. Il suo bilancio (dice il tecnico) è positivo. In questa prima esperienza in grigiorosso (Stroppa) ha ereditato una squadra in difficoltà e l’ha portata a giocarsi la massima serie.

Il Futuro è tutto da costruire. Noi siamo pronti per una nuova battaglia.

Dai Cremo.

Sezione: Editoriale / Data: Lun 03 giugno 2024 alle 11:00
Autore: Federico Bresciani
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