Oggi Cremona si sveglia in un sabato che non è il solito sabato mattina. Nei bar si incrociano sguardi di tensione, tra un caffè e una brioche, si sfogliano i giornali alla ricerca della notizia del giorno: il Derby tra Cremonese e Brescia. Nell’aria aleggia un mix di tensione e speranza che si mescola al passeggio, nervoso, di chi da il benvenuto al giorno con un pensiero fisso: il fischio d’inizio alle ore 14.00. Una partita attesa da tutti i tifosi, la sfida con gli eterni rivali del Brescia, non è una partita come tutte le altre.

Le due squadre, arrivano all’appuntamento determinate e in salute, un match che si annuncia combattuto, la posta in palio è alta, nessuna delle due ha intenzione di accontentarsi. Spiegare certe emozioni a chi non ama il calcio diventa complicato, perché non può capire cosa significa per ogni tifoso la partita, soprattutto quando si tratta di un Derby.

Cremona non è una piazza fredda come molti possono pensare, la “Cremo”per la sua gente è senso di appartenenza, difesa delle tradizioni, amore incondizionato per la città. In molte case, da giorni, i ragazzi preparano stendardi, striscioni, coreografie per colorare di grigiorosso lo Zini, spingere con tutta la voce e con tutto l’amore i ragazzi di Stroppa a far suonare il “violino” e far volare via le “rondinelle”.

In molti si affidano a rituali, scaramanzie, fioretti, in nome di un sentimento che supera ogni logica. In questo calcio che ha perso il fascino di un tempo, in nome del “Dio denaro”, l’ultimo avamposto, fedele alle tradizioni è il tifoso. Oggi in tanti si sono alzati con quella sensazione strana, l’adrenalina sale mentre passano le ore, i minuti.

Non esiste moglie o compagna che tenga, la giornata è dedicata a quella donna che ha quasi 121 anni e nonostante le difficoltà è ancora una donna meravigliosa, questo sabato è tutto dedicato a lei.

Alle ore 14.00 dopo un pranzo veloce e un panino che non va ne su e giù, una birra per ingannare l’attesa, gli occhi di una città intera saranno fissi sul rettangolo di gioco.

Lo scorrere della palla sul manto erboso, il rumore del cuoio al contatto con gli scarpini dei calciatori, lo splendore delle maglie grigiorosse, avvolte dall’abbraccio dei vessilli con i colori del cuore, che sventoleranno al ritmo dei tamburi e al suono dei cori che sono vere e proprie lettere d’amor… alla donna più bella del mondo…”dai Cremodai Cremonadai Cremo

Sezione: Editoriale / Data: Sab 27 gennaio 2024 alle 09:30
Autore: Federico Bresciani
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