Quel ramo del lago di Como che volge al Sinigaglia porta proprio fortuna ai destini grigiorossi, dopo la resurrezione coincisa con il ritorno in A di due anni fa sono arrivati domenica tre punti pesantissimi sul campo di un’ottima squadra.

Non era facile smaltire la delusione post Parma e battere un Como brillante che non perdeva da agosto; infatti, nell’ottovolante di emozioni lungolago si sono alternati momenti di gioia ad altri di disperazione. Il salvatore della Patria è il solito Coda che si dimostra attaccante estremamente pericoloso ed efficace in ogni azione offensiva ma va sottolineato anche il ritorno da titolare di Okereke che ha sfoderato una prestazione volitiva che fa ben sperare i tifosi.

Adesso Stroppa può lavorare (tantissimo) durante la sosta per aggiustare quanto ancora non funziona nei meccanismi di gioco, ma lo farà in un clima rasserenato dal ritorno alla vittoria ancora una volta raggiunto su campo esterno. La difesa va registrata quanto prima, ben due gol sono stati annullati a Cutrone per fuorigioco micrometrico; non si possono coltivare sogni di gloria con un reparto arretrato così ballerino che ha costretto Sarr ad interventi eccezionali. Il mister deve trovare la giusta collocazione in campo del giocatore più talentuoso della rosa, l’astinenza da gol di Vazquez potrebbe togliere la giusta serenità all’argentino che invece deve candidarsi nel ruolo di arma letale grigiorossa.

Qualche giocatore non ha ancora eguagliato le prestazioni a cui eravamo abituati ma siamo sicuri che ci sarà tempo, la strada sembra essere quella giusta. In attesa di capire se il bicchiere e mezzo pieno o mezzo vuoto i tifosi avranno brindato alla salute di una squadra corsara (tre vittorie e un pareggio lontani dallo Zini) nella speranza di tornare a far festa anche all’ombra del Torrazzo.

Sezione: Editoriale / Data: Mar 10 ottobre 2023 alle 10:48
Autore: Andrea Tirincanti
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