Il tempo, per qualcuno, sembra scorrere più lentamente. Jamie Vardy ne è la prova vivente. Alla soglia dei 39 anni, l’attaccante inglese della Cremonese sta attraversando uno dei momenti più brillanti della sua seconda vita calcistica, conquistando applausi unanimi in un campionato che, fino a poco tempo fa, sembrava appartenere soltanto ai suoi ricordi. Invece, è tornato. E lo sta facendo da protagonista assoluto.

L’eco della sua spettacolare doppietta di lunedì sera contro il Bologna risuona ancora forte. Due gol da veterano, da uomo che conosce il mestiere come pochi, ma anche da atleta che non ha perso nulla della sua fame. La verità è che Vardy non ha più bisogno di presentazioni: ha già scritto pagine irripetibili in Premier League. Eppure, ciò che sta realizzando in Serie A sorprende persino chi di lui pensava di aver già visto tutto.

Non sorprende, quindi, che il bomber grigiorosso sia stato inserito tra i sei candidati al premio di miglior giocatore del mese di novembre. Con lui, nella lista, ci sono nomi pesantissimi: Mike Maignan, portiere del Milan; David Neres, uno dei motori del Napoli; Lautaro Martinez, leader e simbolo dell’Inter; Nicolò Zaniolo, trequartista dell’Udinese in netta crescita; e Leo Ostigard, colonna del Genoa. Una compagnia d’élite, che misura la grandezza del traguardo raggiunto dall’attaccante inglese.

La candidatura di Vardy si basa su numeri concreti: tre reti messe a segno nel mese di novembre, la prima arrivata il 1° novembre contro la Juventus, le altre due nel Monday Night di Bologna. Ma non è solo la realizzazione che lo ha portato tra i migliori: c’è un altro dato che racconta più delle parole la sua dedizione. Nel corso del mese, Vardy ha percorso 42 chilometri, una statistica impressionante per un attaccante vicino ai 40 anni. Un dato che certifica impegno, preparazione fisica e una mentalità da professionista totale.

E mentre la Serie A si accorge, forse tardivamente, di quanto Vardy possa ancora dare, Cremona se lo gode come un lusso inaspettato. Il suo impatto non si limita ai gol: è leadership, è lavoro senza palla, è capacità di trascinare un gruppo intero con energia e carisma. Un patrimonio prezioso per una squadra che ha bisogno di punti, gol e personalità.

Indipendentemente dall’esito del premio, una cosa è certa: Vardy è di nuovo protagonista. E questa versione eterna del bomber inglese è una delle storie più belle che il calcio italiano potesse raccontare in questa stagione.

Sezione: News / Data: Ven 05 dicembre 2025 alle 09:00
Autore: Redazione TuttoCremonese
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