A inizio estate, quando si discuteva della costruzione della nuova Cremonese, la permanenza di Franco “Mudo” Vazquez era stata salutata come il vero colpo del mercato. Un rinnovo pesante, simbolico, che doveva rappresentare la continuità tecnica e creativa di un giocatore capace, con una singola giocata, di accendere una partita. Poi, come accade spesso nelle sessioni estive, gli incastri, le opportunità e le strategie hanno portato altri interpreti offensivi all’ombra del Torrazzo. Eppure, l’estro dell’argentino sembrava comunque un valore imprescindibile per Nicola.

Il campo, però, sta raccontando una storia diversa. Dopo tredici partite, Vazquez ha totalizzato 443 minuti complessivi, una media di appena 40 minuti a gara, considerando anche l’assenza per squalifica contro il Milan. Un dato che colpisce non tanto per il minutaggio in sé — fisiologico per un giocatore che ha da poco compiuto 36 anni e che va gestito con attenzione — quanto per la progressiva riduzione dell’impiego, diventata evidente dopo la sosta per le nazionali di ottobre.

Se all’inizio si pensava a un utilizzo calibrato, intelligente, volto a preservare lucidità ed equilibrio fisico, con il passare delle settimane questo accorgimento ha iniziato a somigliare sempre più a una scelta tecnica. Vazquez non è solo un giocatore di talento: è una mente, un artista del pallone, un calciatore capace di interpretare gli spazi meglio di chiunque altro. Eppure, nelle ultime partite la sua presenza è apparsa marginale, talvolta intermittente, quasi mai determinante.

Il tema non riguarda soltanto la tenuta fisica. Il calcio di Nicola richiede intensità, compattezza, transizioni veloci e partecipazione continua alla fase di non possesso. E questo assetto può aver reso complicato incastrare un profilo come quello del “Mudo”, geniale ma meno adatto ai ritmi dinamici imposti dal nuovo sistema. Anche la concorrenza aumentata nel reparto offensivo ha tolto spazio a un giocatore che continua a essere rispettato e ammirato, ma che oggi fatica a trovare continuità.

La domanda, inevitabilmente, si impone: la Cremonese può davvero permettersi di fare a meno del suo talento più puro?
Le prossime settimane potrebbero chiarire le gerarchie, soprattutto ora che la squadra entra nel vivo della lotta salvezza e ogni dettaglio può cambiare la stagione. Vazquez resta un patrimonio tecnico raro, uno che può risolvere un match in un lampo. Ma al momento, il suo ruolo è ancora un enigma, un puzzle che Nicola dovrà decidere se ricomporre o ridisegnare completamente.

Lo scenario è aperto. E il futuro del “Mudo” resta uno dei temi più intriganti attorno al mondo grigiorosso.

Sezione: News / Data: Ven 05 dicembre 2025 alle 14:00
Autore: Redazione TuttoCremonese
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