Oggi Giovanni Stroppa spegne 57 candeline.

Ha un passato da calciatore: ha mosso i primi passi nel Milan, sotto la guida di Fabio Capello, tecnico della Primavera. Dopo un breve passaggio al Monza, Stroppa torna a Milano, dove diventa la riserva di Donadoni nell’era Sacchi.

In quella stagione con 35 presenze e 2 reti, viene acquistato dalla Lazio, dove gioca 50 partite segnando 5 gol, prima di trasferirsi al Foggia dei miracoli di Zeman, dove colleziona 30 presenze e 8 reti.

Successivamente gioca con Udinese, Brescia, Genoa e Piacenza, Alzano Virescit, Avellino, Foggia, chiudendo la carriera da calciatore nel 2005/2006 al Chiari.

Dopo aver appeso gli scarpini al chiodo, Stroppa inizia la sua carriera da allenatore nelle giovanili del Milan, prima di approdare al Sudtirol nel 2011. In seguito, dopo le esperienze con Pescara, Spezia e un ritorno al Sudtirol, Giovanni viene chiamato a sostituire De Zerbi a Foggia, riportando i satanelli in Serie B.

 Terminata l’esperienza a Foggia, va al Crotone e in due anni porta i calabresi in Serie A, impresa che ripeterà con il Monza.

Arriva poi a Cremona, al posto di  Ballardini, sfiorando la promozione nella massima serie.

È un personaggio che divide nei giudizi, un uomo di campo che non ama molto le luci della ribalta.

In questa stagione, dopo un inizio burrascoso, l’esonero e il ritorno sulla panchina grigiorossa, sta rimettendo in carreggiata la Cremonese; il nuovo anno ha riportato  fiducia ed entusiasmo alla piazza, anche tra coloro che non lo volevano più sulla panchina grigiorossa.

Domenica la sfida contro il Modena, una partita che potrebbe rimettere in corsa la Cremonese per il terzo posto. Sarebbe un bel regalo di compleanno per il tecnico di Mulazzano, che sta riconquistando la Cremonese e l’affetto dei tifosi.

Buon Compleanno  Giovanni.

Sezione: Editoriale / Data: Ven 24 gennaio 2025 alle 12:00
Autore: Federico Bresciani
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