David Okereke, oggi trascinatore della Cremonese, ha vissuto una vera e propria odissea. La sua vita cambia per sempre quando appena diciassettenne decide di inseguire il sogno di diventare calciatore professionista assieme ai due fratelli, così con un bagaglio pieno speranze e di aspettative, dalla Abuja Football Academy di proprietà di Gabriele Volpi, ex patron dello Spezia, si trasferisce a Lavagna, comune di circa 13mila abitanti sulla Riviera di Levante. L’esordio ufficiale in Serie D con la Lavagnese, arriva però solo al compimento della maggiore età, e gli bastano due gare e un gol per far capire a tutti che dietro quella fame di calcio c’era anche un talento grezzo che aveva bisogno di essere guidato: velocità, grande progressione palla al piede, dribbling e un buon fiuto del gol, tra i tre fratelli è lui quello che spicca il volo. L’attaccante classe 1998 viene subito notato dagli osservatori dello Spezia allora in Serie B, che lo parcheggiano in Primavera, e dopo qualche mese, alla prima convocazione in prima squadra si fa trovare pronto. Nei due anni successivi alterna prestazioni decisive, come per esempio il gol all’Udinese nel terzo turno di Coppa Italia, che consente allo Spezia di passare al turno successivo, ad altre meno positive, ed anche per questo motivo non riesce a ritagliarsi un ruolo da titolare: viene mandato in prestito sei mesi al Cosenza in Serie C per farsi le ossa e centrare un’inattesa promozione, e al suo ritorno, quello che scende in campo con i bianconeri è un giocatore maturo e ritrovato. Nella sua seconda esperienza si dimostra costante e disponibile, e le dieci reti messe a segno ne certificano la crescita: per il tecnico Marino è imprescindibile ma nemmeno questo salto di qualità gli fornisce l’accesso diretto ad un club della serie maggiore. A farsi sotto allora con grande convinzione, a seguito di quell’annata positiva, si presenta il Brugge, club belga che per 8 milioni di euro si accaparra il talentuoso attaccante di origine nigeriana, diventando cosi l’acquisto più oneroso della società fiamminga fino a quel momento. Qui la realtà con cui si deve raffrontare Okereke supera di gran lunga i sogni che cullava dentro di sé fin da bambino, perché pur giocando in un campionato meno competitivo rispetto a quello italiano, ha l’opportunità di concorrere per il titolo nazionale e di scendere in campo negli stadi di Champions League, non solo nei preliminari, ma anche nella fase a gironi. Tutte queste esperienze di rilievo a 24 anni gli aprono finalmente le porte di Serie A: il primo a credere in lui è Paolo Zanetti, giovane allenatore del Venezia con il quale l’anno scorso si è messo in mostra per fiuto del gol, segnando sette reti, e per capacità tecniche. Nel frattempo arriva anche la chiamata più prestigiosa, quella della nazionale nigeriana, che chiude il cerchio iniziato solo sei anni prima.

Sezione: Rassegna Stampa / Data: Gio 17 novembre 2022 alle 09:03 / Fonte: Tuttosport
Autore: Redazione TuttoCremonese
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