Per motivi opposti, di benessere o scarsità di speranze, non c’era l’ansia stringente del risultato in questa partita, ma scavando fra gli errori e le limitazioni strutturali, si possono anche raggruppare alcuni momenti apprezzabili. Nel primo tempo del Monza, due occasioni sono state costruite con la forza del gruppo e le esercitazioni di Raffaele Palladino: stiamo parlando dei sei passaggi di prima per liberare Carlos Augusto in area (poi il tiro di Petagna viene deviato), o dello scambio a quattro tocchi immediati che manda in porta Ciurria, sempre respinto dal portiere. Scampoli di qualità in una gara intermittente. Ma anche la Cremonese partecipa nel secondo tempo all’aumentare dell’interesse. E si tratta anche di uomini, non solo di gruppo. Daniel Ciofani, 37 anni, uno che si vuol godere fino in fondo le sue ultime partite di Serie A, se resteranno tali. E poi Michele Castagnetti, 33 anni e sole 15 presenze in carriera nel massimo campionato, fra l’altro un dimenticato, di recente, nelle gerarchie grigiorosse. Sono loro a mostrare come non ci si debba rassegnare. Entrano e costruiscono il gol dell’1-0. Quello che costringe il Monza a uscire dai suoi tentennamenti in area e pareggiare subito. Nella galleria dei personaggi entra così anche Carlos Augusto, detto anche l’Imperatore. Ha rifiutato la scorciatoia della nazionale italiana perché crede ancora nel Brasile. In fondo ha soltanto 24 anni. «Carlos è un top player della SerieA, non esistono quinti con la sua qualità, forza fisica e strapotere», racconta Palladino.

Sezione: Rassegna Stampa / Data: Dom 19 marzo 2023 alle 10:27 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Redazione TuttoCremonese
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