Archivia il pareggio con il sorriso. Davide Nicola si tiene stretto il punto accumulato dalla sua Cremonese contro la Lazio esprimendo soddisfazione per il rendimento della squadra e guardando al futuro con positività.

Il valore aggiunto dell'esperienza con la Cremonese 

"Non mi ritengo specialista in nulla, le mie esperienze sono tutte con squadre non di prima fascia. La Cremonese mi sta dando moltissimo, ci sono caratteristiche che mi danno la possibilità di sperimentare diverse soluzioni. A parte il punto ottenuto oggi, abbiamo disputato un'ottima partita e sarebbe bastato un episodio per uscire a mani vuote. Venire a pareggiare con una Lazio che ha nove clean sheet in sedici giornate è davvero gratificante. Abbiamo recuperato il punto perso con il Torino". 

Solo specialista in salvezze o qualcosa di più?

"A me importa pensare che stiamo costruendo qualcosa d'importante con questa squadra, non è giusto per il percorso di crescita dire che si potesse fare qualcosa di più, la Cremonese ha  sei o sette giocatori che non hanno giocato ancora in serie A, altri, invece, ci avevano già giocato. L'approccio che abbiamo avuto ci rende estremamente orgogliosi"

Su Vasquez 

"Stimo molto Vasquez sul piano umano anche se l'ho impiegato poco. Sarebbe bello gratificarlo facendolo giocare dal primo all'ultimo minuto. Non possiamo evitare di rispettare certi equilibri, ma è un uomo e un calciatore straordinario".

Su Johnsen  

"Ha interpretato la partita in modo coraggioso, vogliamo essere aggressivi nei modi e nei tempi giusti, poi quando è necessario bisogna alzare il livello. Johnsen è un giocatore particolare perché può interpretare più ruoli, oggi ci serviva giusto un calciatore con le sue caratteristiche. Ha avuto una buona prestazione così come l'ha avuta Folino"

Su Grassi 

"Ha intelligenza e visione di gioco, ci consente di capire quando si alza il difensore centrale. Magari Vandeputte ha più verticalizzazione, ma Grassi possiede una notevole intelligenza tattica". 

Sulla fase difensiva 

"Non facciamo molte conclusioni in porta, cerchiamo di evitare le conclusioni dalla lunga distanza. Una partita ben giocata in cui hai concesso poco non sempre si chiude spesso con il buon risultato. Dal momento che abbiamo rischiato di perdere la partita all'ultimo, dobbiamo fare autocritica e capire che nelle partite in cui concedi di più la differenza la fa la pericolosità in certe occasioni".   

    

Sezione: Primo Piano / Data: Sab 20 dicembre 2025 alle 20:16
Autore: Cristiano Comelli
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