Un paio di incornate e l’Inter riprendelacorsa. Con unToro così, è più facile dimenticare le occasioni non colte, gli incidenti di percorso non previsti, quel Romelu Lukaku che tifa dalla panchina e quando entra ti viene spontaneo chiederti: ma è davvero lui? Con un Lautaro così, la corrida per la Champions League te la puoi immaginare come una sagra di paese e non come la festa di San Firmin di Pamplona. La Cremonese era un bocconcino tenero, ok, però l’Inter si è un po’ ritrovata e quel vertice tra i senatori della squadra forse è servito davvero. Simone Inzaghi e la sua banda vanno a letto al secondo posto in classifica, e Lautaro si stacca solitario al terzo in quella deicannonieri.Èarrivatoindoppia cifra per la quarta stagione di fila.Nellastoriadell’Inter, solo un certo Nyers, campione degli anni Cinquanta, e Icardi ci erano riusciti. Qui, con la collaborazione di Dzeko, ha sfornato un tap-in scivolato da rapace d’area e una sassata da toro scatenat oper l’aggancio e il sorpasso. Eh sì,perché la Cremonese è andata in vantaggio, come l’Empoli, con una prelibatezza di Okereke. Solo che stavolta l’Inter è rimasta in undici, è rimasta solida, è rimasta sul pezzo. E il Toro ha piazzato le ciliegina di una vittoria senza discussioni.

Sezione: Rassegna Stampa / Data: Dom 29 gennaio 2023 alle 10:00 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Redazione TuttoCremonese
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