Inclusione. Questa parola è molto cara a Giovanni Arvedi, proprietario della Cremonese. Che ha pensato a un concetto base per poi sviluppare una serie di attività collegate: lavorare con la disabilità è possibile. Oggi nelle sale hospitality della Cremo gli spettatori sono serviti nei momenti di ristoro e aggregazione, tra tartine e flute di bollicine,dai camerieri con il grembiule bordeaux. Allo store del club nella centralissima via Solferino, accanto alle vetrine dove impera l’eccellenza del torrone,i ragazzi del progetto Thisability sistemano gli scaffali e consigliano i clienti nell’acquisto dei prodotti del merchandising. E anche lì c’è una particolarità non da poco: i proventi vanno a finanziare tutta questa attività. Perché non c’è scopo di lucro.Il merchandising per una società di calcio è oggi una delle voci più appetite pe il business, una fonte di ricavo. Per la Cremonese e per Arvedi no. Un gesto nobilissimo, non raro, unico.

Sezione: Rassegna Stampa / Data: Ven 23 dicembre 2022 alle 10:00 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Redazione TuttoCremonese
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