Eugenio Corini ha parlato da neo allenatore della Cremonese. Queste le sue prime impressioni su come ha visto i grigiorossi da fuori: “Ero presente a Cremonese-Spezia, tra l’altro era la partita successiva a una grande vittoria della Cremo a Sassuolo; ero presente perché giustamente quando un allenatore è a casa cerca di valutare, vedere e aggiornarsi sulle diverse realtà anche attraverso il confronto con lo staff. Come ha detto bene prima il direttore, quello passato è stato un percorso molto importante in un campionato difficile, dove la Cremonese è arrivata veramente a un centimetro nella promozione. È partita come sempre con grandi aspettative e spesso quando ti trovi in questa situazione gli avversari tendono a sapere che la prestazione è più importante del risultato: avere un carico diverso da quello che pesa sulle tue spalle può fare la differenza. Come, probabilmente, nella testa il fatto di essere arrivati molto vicini al traguardo ha portato a pensare che sarebbe bastato poco per essere super competitivi anche quest’anno lasciando qualcosa per strada. Ma il potenziale c’è e l’ho notato anche in qualche partita che non è andata bene, dove magari il risultato poteva essere diverso. Ieri, parlando con i giocatori per la prima volta, ho cercato di responsabilizzarli proprio su questo aspetto che per me è fondamentale: avere qualità e caratteristiche importanti non vuol dire automaticamente saper vincere. Per riuscirci ci devi mettere dentro anche tante altre cose. Penso ad esempio alla rabbia agonistica, alla voglia di fare fatica insieme; penso alla consapevolezza che quando ti danno per favorito devi metterci ancora qualcosa in più perché quello che è stato fatto fino ad oggi, nonostante i giocatori siano molto bravi, molto competitivi per la categoria, non è sufficiente e su questo bisogna lavorare. Dobbiamo trasformare questa situazione per far sì che questa forza diventi qualcosa in cui i giocatori si riconoscono, che si riconoscono nella squadra, sapere che questa responsabilità non ti deve schiacciare ma deve essere un punto di forza. Io spesso dico che sentire addosso la pressione di vincere è un privilegio e su questo aspetto dovremo lavorare”.

Sezione: News / Data: Sab 12 ottobre 2024 alle 15:00
Autore: Redazione TuttoCremonese
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