Inizia una settimana difficile per la Cremonese e I suoi tifosi. La sconfitta interna contro la Ternana (unita alla vittoria di Como e Venezia) ha fatto scendere i grigiorossi al quarto posto a cinque punti dal secondo, occupato attualmente dal Como. Nel dopo partita, una pioggia di critiche mista a rabbia si è abbattuta su Stroppa e sulla squadra. Parte della tifoseria non crede più all’ipotesi promozione diretta e le due trasferte di Catanzaro e Venezia non vengono viste come una “occasione ” ma come il “de profundis” grigiorosso.

 Molti sostenitori accusano il tecnico di non saper leggere le partite in corsa e di sbagliare i cambi, di aver perso la “bussola” nel momento culminante della stagione. Aldilà di quello che è il pensiero, la “pancia” del tifo, giustamente deluso e amareggiato per la scia negativa che ha complicato il finale, una riflessione sulla situazione della squadra e sul “momento” va fatta.

La Cremonese (lo dicono i numeri) è piombata in una crisi che non è solo frutto delle scelte di Mister Stroppa ma di un equilibrio di squadra che ha iniziato a scricchiolare già dalla vittoria nel derby con i lariani. Qualcuno da  la colpa ad una rosa con troppi “over 30” e  soluzioni alternative che “latitano” in determinati reparti.  Altri accusano i calciatori di “piacersi troppo” e di non “andare al sodo”.

I problemi sul “piatto” sono tanti eppure (ad oggi) la Cremo è ancora in corsa e anche se la montagna da scalare è ripida, la distanza dalle altre, sembra incolmabile, quello che squadra e tecnico devono fare è cercare di riordinare le idee e provare a scalare la montagna.

  In fondo, se alla fine la Cremonese dovrà giocarsi la serie A ai playoff, non significa "aver fallito" come non è scritto da nessuna parte che il Catanzaro (prossimo avversario dei grigiorossi) ha già vinto prima di giocare.

Questo gruppo e questo allenatore ci hanno regalato momenti che ci hanno fatto sognare in grande. Non è possibile che ora siano (improvvisamente) diventati tutti degli “impresentabili” gestiti da un “incapace”.

 Dobbiamo smaltire la delusione e rimanere vicini alla nostra Cremo, alla fine, vedremo quale sarà il futuro. Se saranno i playoff, il prezzo da pagare per inseguire il sogno serie A, ne prenderemo atto e dovranno preoccuparsi i nostri avversari perché quando la Cremonese è in giornata, nessun avversario dorme sonni tranquilli.

non buttiamo via tuttonon è ancora finita

Dai Cremo.

Sezione: Editoriale / Data: Lun 15 aprile 2024 alle 10:00
Autore: Federico Bresciani
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