La vittoria di Bari ha riportato anche se per poche ore, la Cremonese al secondo posto. Nei giorni che hanno preceduto il match, le due cadute consecutive dei grigio Rossi, avevano messo in evidenza la necessità di un ‘’cambio’’ di atteggiamento da parte della squadra (di conseguenza) anche dell’allenatore.

In molti accusavano Stroppa di  una certa ‘’prevedibilità’’ della sua proposta di calcio, che rischiava di fare la fortuna delle squadre avversarie e compromettere (di conseguenza) la rincorsa dei grigio Rossi.

 Il Mister, stimolato sull’argomento aveva risposto che non era una questione di modulo ma di atteggiamento della squadra e aveva definito le due sconfitte ‘’incidenti di percorso’’. Chi si aspettava una ‘’rivoluzione’’ nel meccanismo della Cremonese, poteva tranquillamente rivolgere lo sguardo altrove.

 Alla lettura delle formazioni in molti hanno avuto un sussulto, fuori Coda, Castagnetti e Zanimacchia, dentro Tsadjout, Majer e Ghiglione come se Stroppa volesse sfidare la sorte dando  un segnale a chi gli imputava un eccessivo conservatorismo con dei ‘’cambi’’ di interpreti,  senza snaturare la sua idea di calcio . Il risultato è stato il ritorno alla vittoria con Tsadjout protagonista della serata. Un successo che rimette in corsa la Cremo in un testa a testa estenuante da qui alla fine del campionato.

I tre punti di Bari sono la conferma che Stroppa non è un allenatore che decide in base ad una gerarchia predefinita. In base al lavoro settimanale, compone l’11 che ritiene più idoneo a scendere in campo e questo funge da stimolo per tutti a dare il massimo per guadagnarsi una maglia da titolare.

 Nessuno avrebbe scommesso un soldo su ‘’Coda fuori dal primo minuto’’ e su Tsadjout che (pur non trovando la rete) ha messo lo zampino sul primo gol e propiziato il secondo che ha chiuso virtualmente il match. La vittoria del San Nicola è la vittoria del gruppo (anche se il Como ha risposto al successo della Cremonese e si è ripreso il secondo posto) quello che è importante è che la Cremo si è ritrovata e quello che bisogna fare è pensare esclusivamente a noi stessi e non fare calcoli.

 Restano ancora tante partite, il calendario della Cremonese non è semplice, ne siamo consapevoli tutti. Il messaggio che ci ha dato Stroppa è chiaro: giochiamocela fino alla fine, senza guardare nessuno. Poi se qualcuno sarà stato più bravo di noi ne prenderemo atto. Ma dobbiamo lottare e crederci,in ogni partita, fino alla fine.

Dai Cremo.

Sezione: Editoriale / Data: Dom 07 aprile 2024 alle 11:00
Autore: Federico Bresciani
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