Nella storia della Cremonese sono passati alcuni calciatori argentini. Quello che (più di tutti) ha lasciato ricordi indelebili nei cuori dei tifosi grigiorossi è Gustavo Abel Dezotti.

L’attaccante di Monte Buey fu acquistato dalla Lazio dal’ Newell’s Old Boys (dove aveva realizzato 37 reti in 195 presenze). In quella prima esperienza italiana, Dezotti, non lasciò il segno. Abel e la Lazio, si separarono dopo una sola stagione.

Nell’estate del 1989, la Cremonese (fresca di promozione) decise di scommettere sull’attaccante argentino. Scommessa che si rivelò vincente. Dezotti e la Cremonese: una storia d’amore lunga cinque anni. Abel rimase in Grigiorosso fino al 1994, totalizzando 51 reti in 154 presenze, vincendo la Coppa Anglo Italiana nel 1993.

Sono passati 30 anni. Il ricordo di Abel è più vivo che mai nella mente dei tifosi con qualche capello bianco. Nel frattempo, a Cremona è arrivato un altro argentino: Franco Vazquez. Un calciatore con numeri importanti. Giocatore di grande esperienza, con una carriera alle spalle che lo ha visto indossare maglie prestigiose come quella del Siviglia. Nonostante i 34 anni, in questa prima parte di campionato, sta dimostrando di essere ancora uno di “categoria superiore”.

Sabato pomeriggio, gli sportivi cremonesi, quando hanno visto Collocolo chiedere il cambio, hanno tremato. Stroppa ha inserito Abrego e nessuno avrebbe scommesso un euro che di li a poco, questo ragazzo avrebbe messo la sua firma sul successo grigiorosso contro il Brescia.

 Gonzalo Abrego, argentino (classe 2000) di Maiupu, è arrivato a Cremona dal Godoy Cruz. Dopo la trafila nelle giovanili del club è approdato in prima squadra, totalizzando 71 presenze e 6 gol. Un centrocampista “versatile” che può ricoprire diversi ruoli e sulla quale la società grigiorossa ha investito perché lo ritiene una risorsa importante per completare una rosa che ha grandi ambizioni.

Abrego è un calciatore giovane, sta scoprendo il nostro calcio poco alla volta. In questa porzione di campionato ha fornito prestazioni altalenanti, spesso è finito nel mirino della critica. Forse perché nel calcio come nella vita abbiamo tutti “troppa fretta” e poca “pazienza”.

Ora il ragazzo si gode il suo momento, un domani sul libro della storia della Cremonese, ci sarà scritto il suo nome. Una rete in Cremonese-Brescia è un qualcosa che rimarrà per sempre impressa nella mente dei tifosi. Ora anche i più scettici, in quell’esultanza, nell’abbraccio dei compagni e del pubblico, cominciano ad intravedere un “nuovo inizio”. Del domani non v’è certezza…l’Oggi… ci consegna un “Abrego” in più.

Sezione: Editoriale / Data: Mar 30 gennaio 2024 alle 10:00
Autore: Federico Bresciani
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