Al triplice fischio lo Zini esplode in un urlo liberatorio e si lascia andare alla festa per la terza vittoria consecutiva dei grigiorossi che rispondono alla vittoria del Parma, mantenendo inalterato il distacco, allontano il Como, ora distante quattro lunghezze..

Un match combattuto tra due formazioni che ieri pomeriggio si giocavano molto e non si sono risparmiate. Partita in salita per il Como che perde Strefezza (per giallo tramutato dalla var in rosso) che lascia i lariani in dieci dopo neanche un quarto d’ora, privandoli di uno dei calciatori più talentuosi dello scacchiere di mister Roberts.

La Cremonese, orfana di Johnsen ma con uno Zanimacchia in grande spolvero non sembra avere fretta di cercare il vantaggio, gestisce il possesso palla tenendo i lariani in apprensione schiacciati nella propria metà campo, senza concedergli alcuna ripartenza.

La svolta alla fine del tempo, mani in area e rigore trasformato da Coda per il vantaggio Grigiorosso.

 Nella ripresa la squadra di Stroppa, non affonda, continua nel fraseggio senza riuscire a trovare la via della rete. il Como, trova la punizione che Da Cunha mette alle spalle di (un non impeccabile) Jungdal per il pareggio ospite. Il gol del pari Comasco, accende la miccia di una Cremonese che ultimamente si esalta nella difficoltà.

 La Cremo alza giri del motore ed inizia l’assedio alla porta lariana che si conclude con la staffilata di Zanimacchia che lascia senza fiato Semper e fa esplodere lo Zini.

 Una vittoria pesante, tre punti sudati contro un avversario che nonostante l’uomo in meno per ¾ di gara è rimasto in partita e si è arreso solo nei minuti finali.

La Cremonese congela il secondo posto e allontana il Como. Un match dove i grigiorossi hanno puntato a gestire il possesso palla e (forse) non hanno approfittato  prima (del momento di difficoltà degli ospiti: per chiudere in anticipo le danze.

 Ma in fin dei conti, perché cercare il ‘’pelo nell’uovo’’ ad una squadra, imbattuta da dieci giornate a sei punti dalla vetta e che ogni settimana dimostra sul campo qualità e mentalità.

Il Como esce sconfitto ma non ridimensionato e recrimina per alcune decisioni arbitrali. Anche questo fa parte del gioco.

Un altro mattoncino è stato messo lì e la casa inizia a prendere forma. Stroppa si gode la vittoria e si prepara al match contro il Sudtirol.

Il cammino è lungo…vietato abbassare la guardia.

Dai Cremo.

Sezione: Editoriale / Data: Dom 10 marzo 2024 alle 10:00
Autore: Federico Bresciani
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