La Pasquetta del "rilancio’’ si è trasformata nella giornata del ‘’rimpianto’’. La Cremonese getta alle ortiche una di quelle occasioni (a otto dal termine) che non si possono e non si devono gettare al vento. Nel pomeriggio le contemporanee cadute di Parma, ed in particolar modo del Venezia, avevano preparato la vigilia di Cremonese-Feralpi con tutti i ‘’presupposti’’ per fare di un sol boccone i bresciani, cancellare il passo falso di Bolzano, tornare finalmente a volare. Invece la squadra grigiorossa è riuscita nel difficile compito di complicarsi la vita da sola, perdendo contro la Feralpi, con una classifica che ora vede la Cremo, scivolare al quarto posto.

Il Tecnico aveva caricato la vigilia, parole che avevano scaldato i cuori dei tifosi. La rabbia, la grinta , tutti a disposizione, indizi che lasciavano presagire ad un pomeriggio di festa. Le parole però (si sa) se le porta via il vento, quello che conta è il ‘’campo’’ e l’approccio alla partita. La Cremonese che avevamo lasciato due settimane or sono, quella ‘’punita dagli episodi’’, l’abbiamo vista, in una versione decisamente peggiorata.

 Una Cremo scesa in campo senza la ‘’cattiveria’’ tanto sbandierata alla vigilia, molle e con l’atteggiamento di chi ha già vinto prima di giocare. Una squadra che si preoccupa sempre e solo del ‘’possesso palla’’ e alla quale non sono bastati (28 tiri) per ‘’buttarla dentro’’ con un Coda dalle polveri bagnate . In campo equivoci tattici: Johnsen ancora una volta esterno, siamo sicuri che sia la sua posizione ideale? Vazquez da seconda punta ha segnato solo 1 gol. Forse è arrivato il momento di rivedere il ‘’tutto’’ senza nascondersi dietro i soliti refrain del ‘’puniti dagli episodi’’ e ‘’non abbiamo concretizzato’’.

La verità è che qualcosa non sta funzionando e bisogna cambiare registro. Una sconfitta che mette la compagine grigiorossa nella condizione di non poter più sbagliare, se vuole ancora coltivare il sogno promozione.

Venerdì si và a Bari contro un avversario in crisi che si sta giocando la salvezza. Che partita sarà? A questo punto non lo so più. Una caduta come quella di ieri apre diverse letture su quello ‘’che sarà’’ il futuro. Dipenderà molto dalla capacità di Stroppa di ripartire dagli errori, cambiare un sistema di gioco che non funziona più e ormai hanno capito tutti.

Smettiamola con le frasi sul ‘’destino’’ ‘’peccato che’’…‘’le sette battaglie’’. In questo momento è più utile il silenzio, il lavoro, guardarsi dentro e fare tutti un bagno di umiltà e che nessuno si senta ‘’esente da colpe’’.

Che fine ha fatto la ‘’macchina da guerra’’ grigiorossa, la squadra da ‘’dieci turni senza conoscere sconfitta’’ e con la difesa di ferro?

‘’Noi ci crediamo ancora… e voi?

Sezione: Editoriale / Data: Mar 02 aprile 2024 alle 12:00
Autore: Federico Bresciani
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