Il calcio moderno non conosce mezze misure. I “direttori d'orchestra” cambiano alla velocità della luce tanto che il tifoso spesso fa fatica a rimanere aggiornato. Ormai le società non hanno più la pazienza di un tempo e complice la bramosia del risultato o la sete di potere dei proprietari, oggi bastano uno-due risultati negativi e sei “fuori”.

In questa serie B degli allenatori che hanno iniziato il campionato, undici, sono a casa a guardare le partite, oppure come nel caso di Ballardini e Viali, seduti su altre panchine.

 La potenza del calcio “usa e getta” direte voi? Forse. Vediamo di fare il punto della situazione, se non altro per ricomporre i pezzi di un puzzle dai numeri inquietanti: 11 panchine su 20 squadre, una media che fa riflettere.

 Il cambio di panchina non sempre sortisce gli effetti sperati. Il caso più eclatante è quello del Lecco: ultimo in classifica. Stagione iniziata con Foschi, poi Bonazzoli e dopo ancora Aglietti, senza però riuscire ad invertire la rotta. Il Bari non è da meno. La società pugliese è al “terzo tentativo”. Mignani ha lasciato il testimone a Marino che a sua volta lo ha ceduto a Iachini. Nonostante i cambi i “Galletti” rischiano di essere risucchiati dalla zona playout. A fare compagnia al Bari, l’Ascoli che da Viali è passato per Castori, allontanato per fare posto a Carrera. L’ex calciatore di Juventus e Bari ha il compito di evitare la retrocessione dei marchigiani, otto partite per meritarsi la riconferma.

Ci sono poi squadre che grazie al “cambio” hanno ripreso il cammino. Una su tutte è la Cremonese che dopo un avvio alla “camomilla” con Ballardini, grazie all’arrivo di Stroppa, oggi si gioca una ghiotta chance per il ritorno un serie A. Stesso discorso vale per il Como che è passato da Longo a Fabregas (ad interim) e Roberts, rimanendo in corsa per la promozione. Il Brescia dopo gli inizi deludenti della gestione Gastaldello (con Maran) ha decisamente cambiato marcia. Il Sudtirol da Bisoli è passato a Valente che ha portato I biancorossi dalle parti basse alla lotta playoff.

 Lo Spezia fresco di serie A dopo la disastrosa parentesi Alvini, con D’Angelo (pur senza grandi acuti) è tornato a sperare nella salvezza, così come la Ternana che da Lucarelli a Breda ha “leggermente” migliorato il proprio rendimento anche se ancora nessuno puo parlare di “scampato pericolo”. La Feralpi Salò matricola della B. Dopo la partenza con Vecchi, la formazione blu verde ha affidato le speranze di mantenere la categoria a Zaffaroni.

A chiudere Viali che dall’esonero di Ascoli è andato a sostituire il collega Caserta sulla panchina del Cosenza.

Questo è al momento il “bollettino” delle panchine della serie B.

E come diceva il buon Corrado…”e non finisce qui”.

Buon Campionato a tutti.

Sezione: Copertina / Data: Ven 29 marzo 2024 alle 14:00
Autore: Federico Bresciani
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