La Cremonese vola in Serie A: Giacchetta, l'artefice silenzioso di un trionfo costruito col cuore

La Cremonese è tornata nel calcio dei grandi. Lo ha fatto con merito, cuore, organizzazione e determinazione, superando lo Spezia nella doppia finale playoff e riportando il club grigiorosso in Serie A. Una festa attesa, voluta e costruita mattone dopo mattone, in campo ma anche dietro le quinte.

Tra i principali artefici di questa impresa c’è Simone Giacchetta, direttore sportivo che per la seconda volta in quattro stagioni guida la Cremonese alla promozione. Era già successo nella stagione 2021/22, quando i grigiorossi chiusero al secondo posto alle spalle del Lecce, centrando la promozione diretta. Questa volta, invece, è servito un cammino playoff impeccabile, culminato con il successo contro lo Spezia di Luca D’Angelo, tecnico già battuto da Stroppa nella finale di Monza-Pisa nel 2022.

Una promozione sofferta, ma forse proprio per questo ancora più dolce.

I colpi del DS: Vandeputte, Fulignati e Azzi

La forza di questa Cremonese è anche e soprattutto nella costruzione della rosa. Giacchetta ha saputo fornire a Giovanni Stroppa un gruppo solido, profondo e ricco di alternative. Su tutti spiccano due acquisti chiave della scorsa estate: Jari Vandeputte e Andrea Fulignati, entrambi arrivati dal Catanzaro.

Il primo si è rivelato ancora una volta un assist-man d’élite; il secondo ha garantito sicurezza e affidabilità tra i pali in tutte le fasi decisive della stagione. A completare il mosaico, l’arrivo strategico a gennaio di Paulo Azzi dal Cagliari: il laterale brasiliano ha dato spinta, equilibrio e ha permesso a Vandeputte di accentrare il proprio raggio d’azione, diventando ancora più pericoloso negli ultimi sedici metri.

Un lavoro silenzioso, meticoloso e vincente, che porta la firma di un direttore sportivo che ha saputo coniugare competenza e visione.

Un traguardo storico. E ora?

La festa è appena cominciata. Domenica 2 giugno, allo Stadio Zini, la Cremonese riceverà la coppa per la promozione davanti al proprio pubblico. Sarà l’epilogo perfetto di una stagione epica, ma anche l'inizio di una nuova avventura nella massima serie, con un’identità tecnica e dirigenziale già forte e definita.