La Cremonese (dopo Falletti) chiude una nuova operazione di mercato. Da Catania, passando da Pisa, arriva, con la formula del prestito con diritto di riscatto, Alessandro Livieri. Un ragazzone di un metro e novanta, milanese di 26 anni, cresciuto nella cantera rossonera. Un innesto che va a colmare il vuoto “temporaneo” lasciato da Sarr, fermo ai box per infortunio. La notizia è arrivata nella giornata di ieri, la piazza, si è mostrata molto cauta nei giudizi sul giocatore, in parte “preoccupata”, che Livieri possa insidiare la posizione di Jungdal, ormai entrato nei cuori degli sportivi cremonesi. Il tifoso (come tradizione vuole) ragiona di pancia, si affeziona, il giovane danese, catapultato nel calcio dei grandi in un Brescia-Cremonese, ha vinto i dubbi e gli scetticismi a suon di parate da portiere maturo, sostituendo in maniera impeccabile Sarr che (prima del brutto infortunio) aveva lasciato il segno con prestazioni che avevano rubato l’occhio e strappato applausi. Il tifoso resta in attesa, la società, ha voluto dare al tecnico una alternativa in più e uno stimolo maggiore, una sana “competizione” fra i colleghi di reparto. Un giovane (Livieri) che arriva alla corte di Mister Stroppa per giocarsi le sue carte. La Cremonese (nella sua storia) ha una tradizione di grandi portieri, da Rampulla a Turci da Ravaglia a Carnesecchi fino ad arrivare a Sarr…Jungdal e… domani?…chissà. Il bello di questo sport è che le sorprese non finiscono mai e le certezze vengono spesso sconfessate. Io credo che nessuno dei tifosi grigio rossi avrebbe mai immaginato che un giorno Jungdal sarebbe stato in grado di non far rimpiangere Sarr che (a sua volta) aveva raccolto l’eredità di Carnesecchi. In molti pensano che avere “abbondanza” può diventare un problema per un allenatore, la verità è che il detto “melius est abundare quam deficere” vale nella vita come nel mondo del calcio. A Cremona…da una “porta per due” ora va in onda “una porta per tre”. Ai posteri l’ardua sentenza.

Sezione: Editoriale / Data: Gio 18 gennaio 2024 alle 10:40
Autore: Federico Bresciani
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