La notte del “nuovo inizio” di Antonio Sanabria è arrivata contro il Lecce. Un quarto d’ora appena per incidere, per togliersi di dosso un peso enorme, per tornare a sentire quella sensazione che sembrava essersi smarrita nel tempo. Entrato dalla panchina negli ultimi minuti, il paraguaiano ha impiegato pochissimo per trovare la giocata giusta: un colpo di testa preciso, potente, nato da un cross perfetto di Zerbin.

Un gesto semplice nella sua rapidità, ma carico di significato. Perché Sanabria quel gol lo aspettava da più di un anno, e lo ha dedicato immediatamente alle sue figlie, presenti allo stadio per la prima volta. Una scena che racconta meglio di qualsiasi parola cosa rappresenti questo momento per lui.

Il numero 99 della Cremonese non segnava in Serie A dal 20 ottobre 2024, quando vestiva ancora la maglia del Torino. In quell’occasione aveva realizzato il provvisorio 1-1 nella sfida poi persa 3-2 a Cagliari. Da allora, un digiuno interminabile, fatto di occasioni sfumate, di momenti complicati, di fiducia da ricostruire.

A Cremona aveva trovato un ambiente disposto a dargli tempo, ma serviva un segnale forte. E contro il Lecce, alla prima vera opportunità, Sanabria ha risposto presente. Il suo primo gol in grigiorosso non vale soltanto tre punti, ma potrebbe rappresentare la scintilla per una seconda parte di stagione completamente diversa.

La Cremonese, che sta ritrovando continuità e fiducia, ora può contare anche sul contributo di un attaccante esperto, desideroso di riscattarsi e tornare protagonista. La rete al Lecce è un piccolo grande spartiacque: segna la fine di un periodo buio e l’inizio di una nuova pagina.

Per Sanabria è stata una liberazione. Per la Cremonese, potrebbe essere un nuovo punto di svolta.

Sezione: Primo Piano / Data: Mer 10 dicembre 2025 alle 09:00
Autore: Redazione TuttoCremonese
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