La Cremonese si prepara ad affrontare il Torino, sfida molto delicata per Davide Nicola (grande ex insieme a Sanabria) che sfida un Torino reduce dalla sconfitta del Milan e dall'allontanamento del direttore sportivo Vagnati. Di questo e tanto altro ne abbiamo parlato con la collega Marina Beccuti di torinogranata.it.

Che Torino si presenterà contro la Cremonese e che aria tira in casa granata dopo l'allontanamento di Vagnati? "Sarà un Torino che ha voglia di svoltare dopo la delusione della gara contro il MIlan, in cui non ha giocato male, tutt'altro, soprattutto nel primo tempo.Era impensabile che potesse battere il MIlan, ma almeno un pareggio poteva arrivare. Il problema è sempre il solito, la difesa, con protagonisti a mio avviso non adatti alla serie A. Dovrebbe rientrare Simeone. E' stata una decisione stranna quella di liquidare Vagnati così in modo improvviso, con Cairo che non ha voluto dare spiegazioni a proposito. Credo l'abbia deciso per il mercato di gennaio, ormai imminente, dove Petrachi dovrà cercare una sistemazione alle eccedenze, tipo Ilic e Sazonov, per arrivare a gente più adatta al modulo del 3-5-2".

La sfida con la Cremonese potrebbe essere decisiva per il futuro di Baroni? "Non so quanto Baroni sia a rischio, visto che è stata una scelta di Cairo, che ha preferito mandare via il ds piuttosto che l'allenatore, anche perché al momento non vedo altri mister in grado di sostituirlo. Non penso che in una settimana si mandino via prima il ds e poi il tecnico. Anche se alla Fiorentina è successo, ma quelle erano situazioni estreme".

Sanabria e Nicola sono i grandi ex: che ricordi hanno lasciato e come saranno accolti? "Nicola sarà accolto benissimo perché è nel cuore dei tifosi, che adorano e lo sognerebbero nuovamente sulla panchina granata. Nicola è straordinario e gli vogliamo tutti bene, siamo contenti che alla Cremonese abbia trovato un ambiente positivo per lui. Sanabria non ha lasciato molti ricordi, ha fatto meno di quanto fossero le aspettative".

Cosa deve temere la Cremonese del Torino? "La Cremonese deve temere il rientro di Simeone, anche se non si sa se sarà dal 1' o meno. Probabilmente la squadra è stata messa sotto torchio da Petrachi, che è uno che non ha remore ad appendere al muro qualche giocatore che non faccia il suo dovere. Però a volte i metodi duri non sempre pagano, considerando che Baroni non sembra essere un allenatore molto severo. E' una bella prova del nove per capire che reazione ha avuto la squadra dopo l'addio di Vagnati, che comunque era uno che divideva l'ambiente".

Cosa deve invece temere il Torino di questa Cremonese? "Credo che la Cremonese sia una squadra compatta con delle belle individualità come Vardy. C'è da temere soprattutto Sanabria, con tanta voglia di rivalsa e anche Nicola avrà tutte le motivazioni per fare bene a casa sua. Essere a tre punti dalla Juve credo sia una bella motivazione per continuare a sognare. Comunque la rosa della Cremonese è più che buona, dal portiere Audero, a Baschirotto, seguito anche dal Toro l'anno scorso, per arrivare a Bonazzoli. E' sicuramente una rosa migliore di quella granata".

Un pronostico? "Un pronostico è difficile, è facile pensare che il Toro partirà con qualche tensione in più per non sbagliare approccio. Non deve pensare di affrontare una squadra inferiore, perché non lo è, ma giocare solo per i tre punti, un altro pareggio sarebbe come una sconfitta. Perdere significa aprire la crisi. Vedremo come la squadra avrà recepito il cambio di ds, con Petrachi che sarà molto più presente nelle dinamiche di spogliatoio".
 

Sezione: News / Data: Ven 12 dicembre 2025 alle 20:19
Autore: Redazione TuttoCremonese
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