Che la partenza della Cremonese avesse deluso le aspettative dei tifosi e della società non stupisce nessuno ma la notizia dell’esonero di Ballardini nel tardo pomeriggio scuote la città lombarda e risulta inaspettata.

Inaspettata perché segna un netto cambio della gestione societaria, quello del mister romagnolo è il cambio più veloce della gestione Arvedi sulla panchina grigiorossa mentre l’anno scorso per salutare Alvini sono dovute passare ben 18 giornate in cui non si è mai assaporato il gusto della vittoria.

Inaspettata perché oggettivamente cinque giornate sono poche per valutare l’operato di un allenatore, la Cremonese ha raccolto meno del previsto e, forse, di quanto meritato. Probabilmente a spaventare la Dirigenza è stata la mancanza di soluzioni offensive contro squadre chiuse in difesa, questo anche a causa di un gioco ordinato ma spesso lento e prevedibile che principalmente ha prodotto sterili assedi alla porta avversaria. Forse è da questi particolari che si giudica un allenatore per gli uomini del Presidente Dini; solo il tempo ci dirà se la scelta fulminea sarà stata un colpo di genio o una mossa affrettata dettata dalla frustrazione di vedere una corazzata arenata a metà classifica.

L’ex Monza Giovanni Stroppa dovrebbe firmare un contratto biennale già domani e siederà in panchina allo Zini sabato contro l’Ascoli, squadra che evoca nelle menti dei tifosi cremonesi la giornata da incubo del 30 aprile 2022. Il nuovo allenatore è avvisato, nella città del violino non ci si può permettere nemmeno una stecca.

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 18 settembre 2023 alle 22:11
Autore: Andrea Tirincanti
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