Cremonese, si chiude il girone di ritorno: 32 punti e segnali di crescita verso i playoff

La sconfitta sul campo del Pisa lascia un pizzico di amarezza in casa Cremonese, non solo per il risultato in sé, ma anche perché interrompe una striscia positiva di dieci risultati utili consecutivi. Un’occasione mancata, dunque, per chiudere in slancio una regular season comunque ricca di progressi, soprattutto nella seconda metà del campionato.

Il dato che più fa riflettere è la continuità: in tutta la stagione, la squadra di Giovanni Stroppa non è mai riuscita a collezionare tre vittorie di fila. Una mancanza di slancio che, in un torneo equilibrato come la Serie B, può fare la differenza tra la promozione diretta e il passaggio obbligato dai playoff.

Nonostante ciò, gli ultimi due mesi e mezzo hanno mostrato una Cremonese in crescita, capace di offrire prestazioni convincenti, segnare con continuità e portare a casa punti pesanti. Il bilancio del girone di ritorno parla chiaro: 32 punti conquistati, solo tre sconfitte e un miglioramento netto rispetto all’andata, chiusa con 29 punti. Un +3 che testimonia l’evoluzione del gruppo e il buon lavoro fatto sul piano fisico e tattico.

Analizzando nel dettaglio il percorso grigiorosso, su 38 giornate totali la Cremonese ha raccolto 61 punti, frutto di 16 vittorie, 13 pareggi e 9 sconfitte. Il girone di andata si era chiuso con 8 vittorie, 5 pareggi e 6 sconfitte. Nella seconda metà del campionato, stesso numero di successi (8), ma con 8 pareggi e solo 3 sconfitte.

Numeri che confermano una maggiore solidità e una capacità di gestione del risultato migliorata. A fronte di un rendimento offensivo costante, è soprattutto la tenuta difensiva ad aver fatto la differenza: meno errori, più attenzione, più equilibrio.

Ora, con i playoff alle porte, la Cremonese può guardare al futuro con fiducia. La sconfitta di Pisa non deve offuscare il buon lavoro svolto e le certezze costruite lungo il cammino. La squadra è pronta a giocarsi le sue carte fino in fondo, consapevole che per puntare in alto serviranno concretezza, fame e continuità.