Cremonese, esempio virtuoso: Giacchetta guida la rinascita dopo la retrocessione

Se è ancora viva nei ricordi dei tifosi l’immagine di una Cremonese in difficoltà nella sua avventura in Serie A, è altrettanto doveroso riconoscere i meriti del direttore sportivo Simone Giacchetta, da poco confermato alla guida dell’area tecnica.

Con una gestione oculata e razionale dei contratti, la società grigiorossa ha saputo affrontare la retrocessione con lucidità, evitando quel baratro tecnico ed economico che ha inghiottito realtà ben più titolate. Basti pensare ai casi di Sampdoria e Salernitana, due piazze prestigiose finite in grossi guai sia sportivi che finanziari dopo la discesa in B.

La Cremonese, invece, si è distinta per una solidità gestionale fuori dal comune, mantenendo i conti in ordine e costruendo una rosa competitiva. I risultati parlano chiaro: dopo il ritorno in cadetteria, sono arrivati una finale playoff e una promozione, conferma tangibile di un progetto solido e ambizioso.

Giacchetta si è dimostrato ancora una volta uno dei dirigenti più competenti del panorama italiano, capace di dare continuità al progetto tecnico e valorizzare il patrimonio sportivo della Cremonese anche nei momenti più delicati.