Giovanni Stroppa: I miei primi 122 giorni Grigiorossi

Giovanni Stroppa è arrivato a Cremona raccogliendo l’eredità di Davide Ballardini. La Cremonese al momento del passaggio di testimone, era nella seconda metà della classifica, con 5 punti in 5 gare, con l'ambiente che mostrava i primi segni di insoddisfazione.

 L’ arrivo del tecnico di Mulazzano è stato accolto (inizialmente) con una certa freddezza, prudenza, l'ennesimo allenatore da “provare”, i più scettici, disegnavano scenari apocalittici con “squadra da Lega Pro”. A Giovanni, tutte queste chiacchiere, non lo hanno turbato, ha accettato la sfida e vuole provare a vincerla .

Il Mister è un uomo di campo, non ama fare proclami, non cerca alibi, predilige il lavoro perché è con il “lavoro” che si costruisce il domani. Da quando si è seduto sulla panchina grigiorossa (Coppa Italia esclusa) in sedici gare, ne ha vinte dieci, pareggiate 2 e perse 4, portando la Cremonese, fino al 3 posto in classifica. Una squadra che è migliorata nel rendimento, nel gioco e nello spirito di gruppo. Stroppa è stato abile nel rivitalizzare una rosa che aveva “qualità” ma “inespressa”.

Oggi Giovanni Stroppa è riuscito a farsi ben volere da una tifoseria che inizia ad apprezzare quell’uomo mite, posato, sempre pronto a riconoscere il valore dell’avversario, mai polemico, con molti “fatti” e poche “parole” che sta cercando di ripagare la fiducia della società e della piazza con un altro “capolavoro sportivo”.

Sono quattro mesi (esordio 23 settembre 2023 2-2 contro l’Ascoli) che Stroppa siede sulla panchina della Cremo e di passi avanti ne sono stati fatti tanti. Giovanni predica “calma” e piedi ben saldi in terra perché gli ostacoli (per sua stessa ammissione) sono dietro l’angolo.

L’ allenatore è consapevole che il cammino è lungo, non è il momento di esaltarsi, bisogna “affrontare” con determinazione le sfide che da qui alla fine del campionato, saranno “cruciali” per donare al popolo di fede Cremonese un’altra stagione da ricordare.